La nuova sede fa l’unanimità
La bontà del progetto di un centro sanitario pubblico/privato a Roveredo ha prevalso sulle polemiche In 4 ore di assemblea, il Servizio ambulanza Moesano ha dato il via libera al finanziamento della propria parte. Nello stabile previsti anche l’Acam con i
Un voto all’unanimità seguito da uno scrosciante applauso ha sancito un importante passo verso la nuova sede per il Servizio ambulanza Moesano (Sam), la cui sistemazione attuale a Roveredo in un garage ex Ses risulta carente sotto diversi punti di vista (vedi articolo accanto). L’assemblea sociale – a cui lunedì sera hanno partecipato un’ottantina di persone tra delegati dei Comuni, soci e soccorritori – ha dato il via libera al Sam per l’apertura di un prestito ipotecario di 3,2 milioni di franchi necessari per finanziare la parte del centro medico sanitario in cui s’insedierà l’ente (in aggiunta ai mezzi propri di 500mila franchi), e per lo stanziamento di un credito straordinario di 100mila franchi per la progettazione definitiva di dettaglio, da attingere da un apposito fondo esistente. Il progetto per il quale ad agosto è già stata inoltrata la domanda di costruzione è previsto a Roveredo su un sedime comunale in zona Sant’Antoni – nei pressi del Centro regionale dei servizi – e ospiterà sede Sam, Associazione cure e assistenza a domicilio (Acam) con relativo centro diurno, studi medici, dentista e fisioterapista: tutti sotto lo stesso tetto in una proprietà per piani pubblico/privata dal co-
sto totale di circa 14 milioni suddivisi tra gli attori coinvolti in base agli spazi che verranno occupati (4 quelli a carico del Sam). Per il terreno è stato sottoscritto un contratto con il Municipio di Roveredo che mette a disposizione il diritto di superficie di circa 3’000 mq per 99 anni, al costo di 17mila franchi all’anno (di cui 4’900 a carico del Servizio ambulanza). Il risultato scaturito dall’assemblea riunitasi al centro culturale di Soazza è giunto dopo oltre 3 ore di discussione: il risultato senza alcuna opposizione non appariva pertanto scontato, in particolare
a seguito della lettera inviata negli scorsi giorni dal Municipio di Lostallo al Sam per chiedere di congelare il messaggio all’ordine del giorno e rivedere il progetto assieme ai Comuni valutando i contenuti e ridimensionando il costo a loro carico. Polemiche sull’insufficiente coinvolgimento dei Comuni sono state sollevate da alcuni delegati comunali anche lunedì sera, in particolare sulla mancanza di informazioni precise sul finanziamento dell’opera. Le accuse sono però state perlopiù rispedite al mittente dal presidente
del Sam Roberto Keller, il quale ha spiegato che il comitato del Sam era stato convocato dalla Conferenza dei sindaci della Regione Moesa per esporre il progetto. Keller ha sottolineato che allo stato attuale è impossibile fornire dati sulla partecipazione al progetto da parte di donatori (è previsto il lancio di una raccolta fondi) e da Coira, a cui i promotori si rivolgeranno una volta che avranno in mano il progetto completo. Vi è infatti la possibilità che si possa attingere a un contributo cantonale per progetti di rilevanza sistemica.