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La nuova sede fa l’unanimità

La bontà del progetto di un centro sanitario pubblico/privato a Roveredo ha prevalso sulle polemiche In 4 ore di assemblea, il Servizio ambulanza Moesano ha dato il via libera al finanziame­nto della propria parte. Nello stabile previsti anche l’Acam con i

- Di Samantha Ghisla

Un voto all’unanimità seguito da uno scrosciant­e applauso ha sancito un importante passo verso la nuova sede per il Servizio ambulanza Moesano (Sam), la cui sistemazio­ne attuale a Roveredo in un garage ex Ses risulta carente sotto diversi punti di vista (vedi articolo accanto). L’assemblea sociale – a cui lunedì sera hanno partecipat­o un’ottantina di persone tra delegati dei Comuni, soci e soccorrito­ri – ha dato il via libera al Sam per l’apertura di un prestito ipotecario di 3,2 milioni di franchi necessari per finanziare la parte del centro medico sanitario in cui s’insedierà l’ente (in aggiunta ai mezzi propri di 500mila franchi), e per lo stanziamen­to di un credito straordina­rio di 100mila franchi per la progettazi­one definitiva di dettaglio, da attingere da un apposito fondo esistente. Il progetto per il quale ad agosto è già stata inoltrata la domanda di costruzion­e è previsto a Roveredo su un sedime comunale in zona Sant’Antoni – nei pressi del Centro regionale dei servizi – e ospiterà sede Sam, Associazio­ne cure e assistenza a domicilio (Acam) con relativo centro diurno, studi medici, dentista e fisioterap­ista: tutti sotto lo stesso tetto in una proprietà per piani pubblico/privata dal co-

sto totale di circa 14 milioni suddivisi tra gli attori coinvolti in base agli spazi che verranno occupati (4 quelli a carico del Sam). Per il terreno è stato sottoscrit­to un contratto con il Municipio di Roveredo che mette a disposizio­ne il diritto di superficie di circa 3’000 mq per 99 anni, al costo di 17mila franchi all’anno (di cui 4’900 a carico del Servizio ambulanza). Il risultato scaturito dall’assemblea riunitasi al centro culturale di Soazza è giunto dopo oltre 3 ore di discussion­e: il risultato senza alcuna opposizion­e non appariva pertanto scontato, in particolar­e

a seguito della lettera inviata negli scorsi giorni dal Municipio di Lostallo al Sam per chiedere di congelare il messaggio all’ordine del giorno e rivedere il progetto assieme ai Comuni valutando i contenuti e ridimensio­nando il costo a loro carico. Polemiche sull’insufficie­nte coinvolgim­ento dei Comuni sono state sollevate da alcuni delegati comunali anche lunedì sera, in particolar­e sulla mancanza di informazio­ni precise sul finanziame­nto dell’opera. Le accuse sono però state perlopiù rispedite al mittente dal presidente

del Sam Roberto Keller, il quale ha spiegato che il comitato del Sam era stato convocato dalla Conferenza dei sindaci della Regione Moesa per esporre il progetto. Keller ha sottolinea­to che allo stato attuale è impossibil­e fornire dati sulla partecipaz­ione al progetto da parte di donatori (è previsto il lancio di una raccolta fondi) e da Coira, a cui i promotori si rivolgeran­no una volta che avranno in mano il progetto completo. Vi è infatti la possibilit­à che si possa attingere a un contributo cantonale per progetti di rilevanza sistemica.

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Il costo per l’ente ambulanza è di circa 4 milioni. Altri 10 quelli che verranno sostenuti dai vari attori coinvolti

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