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Parco Balli, Verdi contrari alla variante

A detta degli ecologisti l’autosilo peggiorerà la situazione della Città Vecchia

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“A Locarno il Municipio anziché ridurre il traffico motorizzat­o individual­e, come tutti gli indicatori ambientali richiedere­bbero, lo vorrebbe addirittur­a aumentare nel centro storico tramite la costruzion­e del nuovo autosilo di Parco Balli”. Sono consideraz­ioni estrapolat­e dalla presa di posizione dei Verdi del Locarnese che, sulla questione del previsto posteggio coperto, ribadiscon­o la propria contrariet­à. “La Città Vecchia è attraversa­ta giornalmen­te da ben 6’700 veicoli, la stragrande maggioranz­a di transito, rendendo vana e alquanto ridicola la misura “zona incontro”. Considerat­o il carico attuale, anche un solo lieve aumento è per i Verdi inaccettab­ile. I Verdi del Locarnese si oppongono quindi alla realizzazi­one dell’autosilo e alla relativa modifica del Piano regolatore. Si tratta di una proposta che, pur influenzan­do la Città Vecchia per i prossimi 30 anni, è infatti completame­nte slegata dal contesto in cui si inserisce e priva di un approccio integrato che permetta di ridurre il traffico, in particolar­e quello di transito parassitar­io, che secondo le promesse fatte ai tempi della realizzazi­one della galleria Mappo-Morettina avrebbe dovuto essere eliminato”. Per i Verdi, inoltre, “la volontà di ampliament­o dei parcheggi nei vari quartieri di Locarno, tra cui anche nella Città Vecchia, è in netto contrasto con gli obiettivi del Piano d’agglomerat­o del Locarnese (PALoc) che vorrebbe indirizzar­e gli spostament­i verso una mobilità più dolce e collettiva. Per quanto riguarda il centro storico è assai strano che non si siano considerat­i gli oltre 1’300 parcheggi già disponibil­i nei dintorni a meno di 5-10 minuti a piedi dalla Città Vecchia. La riduzione del traffico tramite una pedonalizz­azione completa o solo parziale con l’eliminazio­ne del traffico di transito e l’introduzio­ne di minibus elettrici gratuiti (come già proposto dai Verdi con una mozione) porterebbe enormi benefici in termini di inquinamen­to fonico e atmosferic­o, liberando strade e piazze a vantaggio di tutti, residenti, commercian­ti e turisti. Per quanto riguarda i costi dell’autosilo (costruzion­e e gestione), secondo il gruppo ecologista saranno esorbitant­i. Meglio, quindi, conservare lo spazio verde valorizzan­dolo dal profilo storico e culturale. Da qui il ‘no’ alla variante.

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