Passerella per Brissago: soffia un... vento contrario?
Su ‘laRegione’ del 20 novembre scorso leggo del frangionde di cemento armato danneggiato ad Ascona dall’Invernone… L’articolo si conclude con un opportuno riferimento alla prevista passerella tra Ascona e le Isole di Brissago, segnalando come questo episodio “potrebbe mettere sul chi vive i promotori del progetto della passerella tra Ascona e le Isole di Brissago, perché quando l’invernone soffia non guarda in faccia a nessuno”. Vorrei aggiungere che anche il “Valmaggino” non scherza. Chissà se è già stata chiesta una perizia in merito a MeteoSvizzera? E chissà se si è valutato l’effetto di questi fenomeni sulla produzione di microplastiche? Eh sì, perché di occasioni per i cubi di poletilene di fregare uno contro l’altro ce ne saranno a bizzeffe. Mi chiedo se è già stato fatto uno studio d’impatto globale, anche in termini di produzione di CO2 ad esempio. L’impressione è che si tratti di un progetto che tiene poco conto dei principi di una vera pianificazione sostenibile, e che sia essenzialmente guidato dalle leggi della sola crescita economica… Come mi pare dovrebbe essere ormai evidente a tutti, il cambiamento climatico è una “minaccia esistenziale”. Una minaccia di fronte alla quale dobbiamo reagire con un deciso cambio di rotta. Con obiettivi e progetti di sviluppo di tutt’altra natura… di un “sentiero escursionistico” galleggiante e totalmente artificiale, realizzato per attirare migliaia di turisti di giornata. E allora vorrei spezzare una lancia per la manifestazione “Allarme clima” che si terrà a Berna l’8 dicembre prossimo per richiamare, con tanto di pentole e mestoli, l’attenzione dei politici, troppo spesso al servizio dell’economia e della finanza, sul tema riscaldamento globale. Le future generazioni ringraziano.