Baglioni e i 24 di Sanremo Giovani
Claudio Baglioni, archiviata la prima tranche del tour celebrativo per i suoi 50 anni di carriera (“con gli auricolari sul palco ascoltavo le canzoni da scegliere, tanto le mie le conosco già”), si è buttato a capofitto nella preparazione del suo secondo Sanremo da direttore artistico. Con l’annuncio dei 24 finalisti di Sanremo Giovani che il 20 e 21 dicembre si daranno battaglia per conquistare i due posti che consentono l’accesso diretto tra i Big a febbraio. È una delle novità di quest’anno: “Sanremo Giovani è una buona rivoluzione: sarà un vero festival. È stato faticoso selezionare tra oltre 1’500 candidature e io non ci ho dormito la notte. Ma abbiamo cercato di dare spazio alle varie discipline musicali”. Tra i 24 nomi sciorinati in diretta radio, molti risultano essere già familiari. Come quello di Federica Abbate, la 27enne milanese che ha firmato hit da classifica come ‘RomaBangkok’ per Baby K o ‘Amore eternit’ per Fedez. Poi i La Rua che sfiorarono la partecipazione al Festival due anni fa. Dai talent show arriva il cubano Einar Ortiz, così come Francesca Miola, Andrea Biagioni, Diego Conti, i Ros, Laura Ciriaco, Mahmood e Nyvinne. Ci saranno anche Cannella, Cordio, Deschema, Fedrix & Flow, Fosco 17, La Zero, Le Ore, Marte Marasco, Mescalina, Giulia Mutti, Roberto Saita, Sisma, Symo, Wepro. “A quelli che non sono stati scelti, ricordo che di me dissero che non sarei stato in grado di fare nulla nella musica. Non tutti i direttori artistici ci prendono. E anche quelli che ci prendono, non ci prendono sempre. Quindi spero che i 24 facciano davvero un bel percorso, ma che anche gli altri, che non parteciperanno a questo Sanremo, abbiano presto l’occasione di dimostrare ciò che valgono e possano ottenere il successo che meritano”, ha commentano Baglioni. Collegati al telefono anche Pippo Baudo e Fabio Rovazzi che saranno i padroni di casa di Sanremo Giovani, al Teatro del Casinò a dicembre. “Per dicembre dovrei essere vaccinato, dovrei dire di essere disinvoltamente tranquillo, ma invece non lo sono”, avverte Baudo incalzato da Rovazzi che si dice “tranquillo perché ho accanto un personaggio che ne sa”.