La Svizzera accoglierà 800 rifugiati l’anno prossimo
Fedele alla sua tradizione umanitaria, la Svizzera accoglierà l’anno prossimo 800 persone particolarmente vulnerabili, vittime del conflitto siriano, alle quali l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha già riconosciuto lo statuto di rifugiati. Lo ha deciso ieri il Consiglio federale, che ha proposto di accogliere altre persone in difficoltà anche negli anni successivi. Riguardo a quest’ultima strategia, il governo intende prima consultare le commissioni parlamentari competenti, ha indicato ieri in una conferenza stampa a Berna la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Questo progetto prevede che ogni due anni l’esecutivo deciderà, attraverso un programma, di accogliere 1’500-2’000 rifugiati. In caso di forte aumento delle domande d’asilo, il Consiglio federale potrà ridurre le accoglienze o sospenderle completamente. A partire dalla seconda guerra mondiale, la Svizzera ha accolto più o meno regolarmente rifugiati. Dopo non averlo più fatto per un po’ di tempo, nel 2013 il Consiglio federale aveva deciso di riprendere tale attività. Da allora la Svizzera ha accolto 3’500 persone. Nel 2019 però il contingente stabilito nel 2016 sarà probabilmente esaurito. Volendo continuare sulla strada intrapresa, il governo ha quindi deciso di accogliere l’anno prossimo 800 persone. L’obiettivo è sempre quello di garantire una protezione dei rifugiati nei loro Paesi d’origine o di aiutarli a tornare nella loro regione, ha sottolineato Sommaruga. Purtroppo in molti casi ciò non è possibile a causa dei conflitti interni. Infatti, in media i rifugiati vivono in un campo profughi per 17 anni. L’anno scorso l’Unhcr ha quindi cercato uno Stato terzo per 1,2 milioni di persone. Ma solo 100mila hanno effettivamente trovato un Paese che li accogliesse. L’accoglienza di rifugiati che provengono da zone di guerra diminuisce anche la migrazione irregolare ed è utile per lottare contro il traffico di esseri umani, ha spiegato Sommaruga. Inoltre, negli scorsi mesi, il numero di domande d’asilo in Svizzera è fortemente diminuito. E questo ha a che fare con la politica restrittiva in caso di domande di asilo immotivate, ha aggiunto. ATS/RED