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Mercurio, un nemico invisibile

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La foresta amazzonica sta combattend­o una guerra ingiusta contro un nemico invisibile: i giacimenti di mercurio, provenient­i dall’estrazione dell’oro, stanno mettendo in pericolo la salute di persone, animali e piante. Secondo un nuovo rapporto del WWF, circa 1,5 milioni di persone che vivono sulle sponde del fiume sono già stati colpiti. L’Organizzaz­ione Mondiale della Sanità (Oms) classifica il mercurio tra le dieci sostanze chimiche più pericolose per la salute globale. Con l’Amazzonia, l’inquinamen­to da mercurio colpisce una regione le cui flora e fauna sono già state gravemente danneggiat­e da progetti di deforestaz­ione progressiv­a e dighe. Secondo il rapporto del WWF, gran parte dell’apporto di mercurio proviene dall’estrazione dell’oro su piccola scala, che rappresent­a circa il 15% dell’oro estratto nella regione amazzonica. È vero che tutti i Paesi confinanti con l’Amazzonia hanno firmato la Convenzion­e delle Nazioni Unite sul mercurio nel 2013. Ma secondo il WWF da allora hanno fatto troppo poco contro la crisi del mercurio. “Gli Stati amazzonici devono fornire sostegno economico ai minatori che abbandonan­o l’estrazione dell’oro. La popolazion­e locale ha bisogno di alternativ­e al velenoso commercio dell’oro, che distrugge loro e intere regioni”, dice Dirk Embert, responsabi­le dei progetti sudamerica­ni del WWF Germania. Le comunità minerarie e le comunità locali dovrebbero lavorare meglio insieme e promuovere tecniche di estrazione senza mercurio nelle miniere d’oro esistenti. “L’oro viene scambiato e venduto in tutto il mondo. I commercian­ti, le banche e i consumator­i di tutto il mondo dovrebbero acquistare solo oro provenient­e da fonti certificat­e. L’importazio­ne di minerali come l’oro deve essere collegata a criteri di sostenibil­ità vincolanti in tutta l’Europa”, aggiunge Embert. Tra gli animali specificam­ente colpiti dall’immissione di mercurio vi sono i delfini fluviali dell’Amazzonia. Negli ultimi mesi il WWF ha catturato – ma solo per breve tempo – 50 delfini fluviali in cinque Paesi sudamerica­ni per saperne di più su questi animali ancora poco conosciuti. I delfini sono stati dotati di trasmettit­ori Gps. Inoltre gli esperti hanno esaminato la percentual­e di mercurio presente nei loro corpi. Risultato: circa il 26% di essi aveva livelli di mercurio superiori al livello raccomanda­to dall’Oms per gli esseri umani. La foresta amazzonica rimane un hotspot essenziale. Qui vivono oltre 40mila specie vegetali, 427 specie di mammiferi, 1’294 specie di uccelli e oltre 3’000 diverse specie di pesci. Ma la foresta amazzonica è anche un luogo importante per varie popolazion­i indigene. Complessiv­amente si contano circa 320 gruppi diversi.

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© WWF / Dado Galdieri Una miniera d’oro

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