A volare sono gli svizzeri
Feuz vince la discesa di Beaver Creek davanti a Caviezel, Michelle Gisin seconda a Lake Louise. Giornata no per Lara Gut.
Quale modo migliore per farsi passare la delusione per un debutto stagionale al di sotto delle aspettative se non conquistare l’undicesimo successo in Coppa del mondo, oltretutto su una pista mai domata in carriera. Certo, per farlo ci vuole gran carattere e tanta, tanta classe, elementi che non fanno certo difetto a Beat Feuz. Solo (per i suoi standard) sesto nella prima discesa stagionale a Lake Louise (e 10° in superG), il 31enne bernese si è ampiamente rifatto nel secondo appuntamento con la disciplina regina conquistando il successo a Beaver Creek, trasformatosi in feudo rossocrociato grazie anche allo splendido secondo posto di Mauro Caviezel (già sul gradino più basso del podio nella località canadese, ma in superG). Addirittura il più veloce fino a metà tracciato prima di commettere una piccola indecisione costatagli probabilmente la vittoria, il grigionese ha chiuso 7 centesimi dietro a Feuz e uno davanti al norvegese Aksel Lund Svindal, terzo. Una doppietta simile mancava in casa elvetica dal dicembre 2011, quando a Bormio Défago aveva preceduto Küng. «Quando ho passato il traguardo, non pensavo che avrei visto comparire il numero uno», le parole di un sorpreso ma soddisfatto Feuz, impostosi su una Birds of Prey accorciata in ragione delle abbondanti nevicate. Decisione quest’ultima che non ha prevenuto qualche brutta caduta, con in particolare quella del tedesco Thomas Dressen (che ha comportato una lunga interruzione proprio prima della discesa di Caviezel), trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. Oggi (meteo permettendo) gli uomini tornano in pista per un superG, domani sarà la volta del gigante.
Michelle la polivalente
Se ancora c’erano dubbi sulle capacità a tutto campo della 24enne di Engelberg, sono stati dissipati ieri a Lake Louise, dove la sorellina di Dominique ha conquistato il suo miglior risultato in discesa chiudendo seconda nella gara vinta dall’austriaca Nicole Schmidhofer. Scesa con il pettorale numero uno, l’obvaldese (che cinque giorni prima a Killington si era classificata 5ª in slalom) si è scatenata nella seconda parte del tracciato
ed è risultata inarrivabile per le successive 14 concorrenti, compresa la slovena Ilka Stuhec, campionessa del mondo in carica al rientro dopo il lungo stop per il brutto infortunio al ginocchio. Con il numero 15 è però arrivata un’altra iridata (ma in superG),
Schmidhofer appunto, che le ha tolto il primato per 15 centesimi. Terza ma già staccata di 0”50, la tedesca Kira Weidle. Giornata purtroppo da dimenticare per Lara Gut-Behrami, per la prima volta in gara anche con il nome del marito. La ticinese è passata in testa al secondo intermedio (-0”07), ma poi ha perso progressivamente terreno chiudendo solo 14ª a ben 1”82 dalla vincitrice. Avrà l’immediata possibilità di rifarsi oggi ancora nella disciplina regina e soprattutto domani in superG.