laRegione

Il panino (a km 0) e il soldino

- Di Gustavo Groisman, membro del gruppo territorio del Ps di Locarno

Segue da pagina 13 (...) correlata da un opuscolo fatto seriamente e con grande impegno, era quello di dire: se il Comune acquista un terreno edificabil­e per renderlo pubblico (per 6 milioni) sul quale realizzare un parco (investendo ancora 1 milione) e un autosilo a favore dei residenti e dei commerci (per ulteriori 6 milioni), perché non cogliere l’occasione per finalmente chiedere al comune di realizzare un’area pedonale come quelle che già esistono in tantissime città a vocazione turistica in Svizzera, in Europa e nel resto del mondo? Bisogna sottolinea­re che a Locarno la Città Vecchia, grazie a un lungimiran­te piano regolatore, è abitata da moltissime persone. Inoltre vi si trovano tutta una serie di commerci di grande qualità. Queste persone e questi commerci beneficere­bbero senz’altro di questa proposta di migliorame­nto rispetto alla situazione attuale. Tuttavia le reazioni da parte dei commercian­ti e di alcuni partiti politici alla proposta di studiare la realizzazi­one di un’area pedonale sono state di una preclusion­e al dialogo inaudita. Siamo convinti che tutte queste persone, quando vanno in giro per il mondo, ricercano proprio queste isole pedonali per passeggiar­e e per fare acquisti. Invece, le stesse persone dichiarano pubblicame­nte che Locarno è un caso eccezional­e dove qualcosa di simile non sarà mai possibile… A questo punto ci chiediamo: cosa è che ci rende così speciali rispetto a tutti gli altri? Perché passeggiar­e nella città vecchia di Locarno deve essere così diverso rispetto a passeggiar­e nella città vecchia di Soletta, Neuchâtel o Como?

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