‘Per la radio sono troppo strano, per gli alternativi sono troppo pop’
Nicolò Mariani alias Nic Gyalson (26 anni) era in Ladakh, a fianco del padre regista Fulvio, in viaggio in un ambiente desertico e ghiacciato, quando ha sentito dentro che la sua vita era ad un bivio. Allora 21enne, sapeva quale strada avrebbe scelto. Un viaggio che è sfociato nel suo primo album ‘Alluvision’ nel 2016. «A 13 anni, quando ho sentito per la prima volta Jon Lord dei Deep Purple, sapevo che avrei fatto il musicista», dice. Da 5 anni, da quel viaggio nell’antico regno himalayano, la musica non è più un hobby, ma è un mestiere. «Da allora mi dedico anima e corpo alla musica, ho fatto una scuola di fonico, scrivo le mie canzoni e sono iniziati i casini», commenta scherzando. Tante soddisfazioni ma economicamente non è facile. «Sto a galla grazie al mio lavoro di fonico e cameraman, entrambe mie passioni, ma in un anno guadagno come un apprendista. A volte penso che è stata tutta una follia, ma poi guardo i miei coetanei. Chi ha fatto scelte più classiche fatica comunque a trovare lavoro. Almeno io nutro i miei sogni», spiega il giovane che ha composto colonne sonore per vari documentari (‘Afghan Winter’, ‘To The Origins Of Skiing’, ‘SOS Baviera’) e per la serie televisiva Sottosopra. Ha capito quasi subito che la sua musica, espressione di vissuti intimi, che non si piega a compromessi e mode, in un contesto tutto sommato di provincia, non avrebbe avuto un mercato facile in un settore dove la concorrenza è enorme: «Per la radio sono troppo strano e per gli alternativi sono troppo pop. Mi sento stretto tra due greggi. Ci vorrà tempo per vivere solo della mia musica. Intanto vivo dai miei, la casa è grande. Loro mi sostengono anche nei momenti più difficili», precisa. Ci sono ostacoli ma anche soddisfazioni, quando un’emozione forte diventa musica che fa vibrare chi l’ascolta. «Sono un perfezionista, mi piace arrangiare un brano e registrarlo, un percorso che ti assorbe completamente. E quando il risultato è fedele alle aspettative è bellissimo». Durante l’estate ha prodotto tre nuove canzoni e due video, che costituiscono il primo di 4 capitoli del suo secondo album, ‘You Could Almost’. Tutto autoprodotto anche grazie al crowdfunding.