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Zali riconosce: ‘Procedure carenti, abbiamo inasprito i controlli’

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«Effettivam­ente le nostre procedure si sono rivelate carenti». Intervista­to da emittenti radio e televisive, il direttore del Dipartimen­to del territorio Claudio Zali entra nel merito dei casi da noi riportati spiegando cosa non ha funzionato nel modo corretto e sottolinea che alla luce di carenze nei controlli, questi ultimi sono stati inaspriti. Sull’effettiva presenza dei veicoli dichiarati nei bandi di concorso, Zali spiega che non è possibile per i funzionari verificare di persona la veridicità di quanto dichiarato da tutti i concorrent­i. «Si tratta di un controllo che viene effettuato in sede di aggiudicaz­ione», spiega. Seppur solo 4 ricorsi al Tram siano stati parzialmen­te accolti, qualcosa è cambiato nel sistema di controllo e per il futuro Zali annuncia che verranno richiesti macchinari sempre più moderni. In alcuni casi, aggiunge, «abbiamo peccato di troppa fiducia» nei confronti delle ditte che hanno proposto i propri servizi. Sulle correzioni a un’offerta apportate di proprio pugno da un funzionari­o, Zali risponde che si tratta di rettifiche che si ha il diritto di apporre quando vengono riscontrat­i problemi di calcolo, non di una manomissio­ne. Passando in Alta Valle di Blenio, dove fa discutere l’assegnazio­ne di un mandato diretto a un concorrent­e indagato dalla Procura pubblica per aver falsificat­o la targhetta di un mezzo, il direttore del Dt precisa che il Dipartimen­to non era al corrente dell’azione penale e una volta venutone a conoscenza ha rescisso il contratto. «In nessun caso c’è stato favoritism­o», assicura poi. Ma perché annullare alcuni concorsi e poi attribuire un mandato diretto alle stesse ditte? «È nostra facoltà», afferma Zali, sottolinea­ndo l’urgenza di trovare qualcuno che pulisca le strade cantonali quando la stagione è già iniziata.

‘Si attivi l’alta vigilanza sul governo’

Nel frattempo vi è stata anche una reazione politica alla nostra inchiesta giornalist­ica sugli appalti cantonali per sgombero neve. Il deputato Mps Matteo Pronzini chiede al Gran Consiglio di valutare – in occasione del plenum di settimana prossima – l’attivazion­e dell’alta vigilanza sul Consiglio di Stato. RED

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‘Abbiamo peccato di troppa fiducia’

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