Breggia, si potrebbe ridurre
Per il Municipio ci sono i margini per abbassare il moltiplicatore. La Gestione rinvia al futuro
Dalla nascita del Comune, nel 2007, la pressione fiscale è al 95%. La decisione finale sarà presa dal Consiglio comunale il prossimo 11 dicembre.
Il Comune di Breggia potrebbe regalarsi una diminuzione del moltiplicatore. La prima della sua storia, iniziata nel 2007 con l’aggregazione dei Comuni della sponda sinistra della Valle di Muggio. Ad annunciarlo è il Municipio, nel messaggio che accompagna i conti preventivi per il prossimo anno. Le previsioni parlano di un avanzo di 160’810 franchi. Per l’allestimento dei conti, il Municipio guidato da Sebastiano Gaffuri ha utilizzato un moltiplicatore d’imposta pari al 95%. Ci sarebbe però “la possibilità – anche in virtù delle valutazioni in corso per l’allestimento del Piano finanziario 2019-2022 – di una possibile riduzione di 2-3 punti percentuali”. Per i commissari della Gestione “il miglioramento di tutti gli indicatori finanziari e le proiezioni rassicuranti permetteranno di valutare in futuro una possibile riduzione del moltiplicatore”. La proposta per il 2019 è quella di mantenerlo al 95 per cento. L’ultima parola sarà quella del Consiglio comunale, convocato il prossimo 11 dicembre. Per il 2019 Breggia avrà un fabbisogno contenuto in 4’357’655 franchi (a fronte dei 4’487’590 inseriti nel preventivo di quest’anno), con un aumento delle entrate (+5,9%) e delle uscite (+2,4%). Il gettito è stato stimato in 4,5 milioni. Gli investimenti netti saranno di 3,1 milioni di franchi. Tra gli obiettivi del Municipio figurano “l’inizio dei lavori di ripristino degli spazi interni della struttura dedicati al futuro magazzino comunale” all’ex Osteria del Sole; “completare la fase del concorso di progetto per la futura costruzione della nuova sede della scuola dell’infanzia, della mensa e il risanamento parziale delle scuole elementari”, la moderazione del traffico a Morbio Superiore e l’avvio dei lavori per il Piano viario di Caneggio.
Arriva la tassa sul sacco
A seguito della modifica parziale della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente, e la conseguente introduzione del principio di causalità, anche Breggia si sta preparando alla tassa sul sacco. L’11 dicembre il Cc si esprimerà pure sul nuovo Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti che entrerà in vigore a inizio anno. La Commissione delle petizioni ha presentato alcuni emendamenti. Il documento “propone alcune modifiche concernenti il servizio e la raccolta dei rifiuti ingombranti e, in parte, degli scarti vegetali, con l’introduzione, nel rispetto delle normative cantonali, di una tassa causale”. Le cifre di tassa base e tassa sul sacco sono al momento solo indicative. Le economie domestiche di una sola persona pagheranno tra i 50 e i 150 franchi; quelle di due o più persone tra i 75 e i 175 franchi. “Proponendo una forchetta con un importo minimo piuttosto basso, il Municipio spera, grazie anche a un atteggiamento virtuoso di tutta la popolazione, di poter abbassare in futuro l’ammontare della
tassa base”. Le attività economiche saranno divise tra attività esercitate presso il proprio domicilio e uffici, negozi, attività artigianali ed esercizi pubblici. La tassa sul sacco, che secondo le disposizioni cantonali dovrà essere compresa tra gli 1,10 e gli 1,30 franchi, verrà fissata
per raggiungere la copertura al 100 per cento del costo di smaltimento. Per gli ingombranti, oggi raccolti una volta all’anno per singola frazione, si cambia. La raccolta verrà centralizzata, verosimilmente a Lattecaldo o al Vivaio forestale cantonale, e si terrà più volte all’anno.
Questo “permetterà di applicare una tassa causale per lo smaltimento mediante la pesatura del materiale presso il Vivaio”. Per gli scarti vegetali muterà unicamente il sistema di tassazione, che dovrà coprire l’intero costo di smaltimento.