‘Dieta sì, ma non tasse al 62%’
Alla ricerca di una soluzione sui milioni perduti. Ieri sera la Commissione della Gestione di Cadempino si è chinata sul grande balzo in alto – ben 9 punti – del moltiplicatore d’imposta proposto dal Municipio ai voti del Consiglio comunale nella seduta in agenda il prossimo 17 dicembre. In breve la proposta che la Gestione formula è quella di aderire sì alla dieta finanziaria, ma di respingere la risoluzione dell’Esecutivo di alzare il moltiplicatore d’imposta dal suo detenuto storico record cantonale del 53% al 62%, e chiede al Legislativo di fermare al 60% massimo il tasso per almeno i prossimi 5 anni. L’esame del bilancio preventivo 2019 sta tenendo banco da diverse settimane a Cadempino dopo l’annuncio del suo maggiore contribuente, il gigante della moda Luxury Goods International (nella foto, la sede di Cadempino), che da giugno 2019 trasferirà 150 impieghi nel Nord Italia, riducendo così il proprio contributo finanziario in termini di imposte a favore del Comune. Il Municipio, calcolatrice alla mano, ha stabilito che in conseguenza di ciò il gettito di imposta comunale previsto per l’anno prossimo si dimezzerà, passando da 14,9 milioni del 2018 a 7 milioni, con un tonfo dunque di oltre 7 milioni. Si preannuncia dunque combattuta sotto il profilo delle finanze la discussione che attenderà il Consiglio comunale nella sua ultima e difficile seduta di fine anno. Il Legislativo si allineerà alla proposta del Municipio, accogliendo il passaggio del moltiplicatore d’imposta dal 53% al 62%? Oppure si giungerà a un ‘duello’ a forza di punti? Juri Bonizzi, capodicastero Finanze ieri ha presenziato alla riunione della Gestione per illustrare ulteriormente la situazione economica del comune. Il dibattito è lanciato.