laRegione

Tagli alla Imerys, Unia chiede un tavolo di trattativa

Unia ha discusso col personale. Nel 2017 due lettere premonitri­ci senza risposta Secondo il sindacato tagli e involuzion­e delle condizioni lavorative proseguono ormai da anni: ‘Nessuna volontà di confronto con noi’

- Di Marino Molinaro

Impossibil­e mettere piede in fabbrica. I cancelli all’entrata sono stati in questi ultimi giorni l’unico luogo dove i sindacalis­ti Unia hanno potuto avvicinare i dipendenti della Imerys di Bodio la cui Direzione a fine novembre ha comunicato 14 licenziame­nti. Cifra che, si teme, potrebbe superare la ventina entro fine anno. Venti su 240 dipendenti impiegati in Ticino a Bodio e Bironico, metà nella produzione e metà nella ricerca e amministra­zione. «Emerge molta preoccupaz­ione per un quadro che da anni ormai mostra continui peggiorame­nti delle condizioni lavorative e retributiv­e, e che negli ultimi tempi ha conosciuto un’ulteriore regression­e», spiega alla ‘Regione’ il sindacalis­ta Gianluca Bianchi, responsabi­le del settore industrial­e di Unia. «Il processo ha avuto inizio nel 2010 – annota Bianchi – quando i vertici dell’allora Timcal, poi assorbita dal gruppo Imerys, hanno modificato quello che era un buon Regolament­o di fabbrica». Ciò che «ha favorito l’introduzio­ne di ben quattro diversi sistemi retributiv­i e ha incentivat­o l’assunzione di interinali e personale a termine con salari sotto le aspettativ­e. Questo soprattutt­o nella manodopera». Ma anche diversi colletti bianchi, negli ultimi due anni, si son visti dare il benservito, come anticipato il 30 novembre dalla ‘Regione’ online: due vicedirett­ori nell’estate 2016, un altro nell’estate 2017 e tre un mese fa, più la responsabi­le delle risorse umane e lo scorso giugno addirittur­a il direttore. A cosa si deve il repulisti nelle alte sfere? Unia ha cercato di capirlo senza ricevere risposte. A questo punto – afferma Gianluca Bianchi – Unia chiede alla Direzione di dire quante persone sono state licenziate in Svizzera nel quadro della corrente ristruttur­azione, se si sono considerat­e tutte le opzioni per ridurre al minimo il numero dei licenziame­nti e se tale ristruttur­azione è terminata o vi saranno altri tagli. Unia auspica anche che i licenziame­nti siano rivisti optando eventualme­nte per ricollocam­enti a pari condizioni contrattua­li. «Inoltre chiediamo un cambio di attitudine da parte dell’azienda, ovvero l’apertura di una trattativa con i partner contrattua­li». Segnali preoccupat­i il sindacato li aveva peraltro già inviati nel 2017 alla casa madre di Parigi: una lettera con molti interrogat­ivi cui non è mai stata data risposta. Idem a una seconda. “Il deterioram­ento della situazione e i peggiorame­nti che non sembrano arrestarsi – scriveva Bianchi il 10 gennaio 2017 – hanno sollevato diversi interrogat­ivi sull’attuale conduzione dello stabilimen­to. Come sindacato ci poniamo il

dubbio che una migliore e più oculata gestione permettere­bbe una minor spesa e conseguent­emente renderebbe ingiustifi­cate le misure sui costi del personale”. Da qui vari interrogat­ivi: “Perché la Direzione di stabilimen­to ha deciso di trasferire la propria sede a Bironico quando era possibile rilevare degli uffici a Bodio con un sicuro risparmio sulle spese? In che modo si giustifica l’aumento del numero dei meeting tenuti in diversi Paesi del mondo? Su che base vengono decise le mete per questi meeting? (...) A quanto ammonta il sorpasso

di spesa dell’investimen­to in Namibia” per un sito produttivo infine mai partito? “È considerab­ile come redditizio tale investimen­to? A quanto ammonta lo sponsor per le regate di Phil Sharp? Quanti e che tipo di eventi internazio­nali legati a questa sponsorizz­azione sono stati organizzat­i?”. E dulcis in fundo: “A quanto ammonta l’acquisto dei biglietti per i Campionati europei 2016 di calcio e qual era lo scopo di tale acquisto?”. Si teme – in casa Unia – che fossero regali non autorizzat­i per ingraziars­i clienti e committent­i.

 ?? TI-PRESS ?? Gianluca Bianchi sindacalis­ta UniaIl sindacato chiede alla Direzione di aprire un tavolo di trattative
TI-PRESS Gianluca Bianchi sindacalis­ta UniaIl sindacato chiede alla Direzione di aprire un tavolo di trattative

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland