Domani l’attribuzione dei dipartimenti, neoelette ultime
«Sono una persona curiosa, aperta a tutti i dipartimenti», ha detto Viola Amherd (Ppd); e anche Karin Keller-Sutter (Ppd) ha dichiarato di essere pronta ad assumere la guida di qualsiasi dipartimento. Il Consiglio federale deciderà domani, e le due neoelette saranno le ultime a poter esprimere le loro preferenze. Non è scontato che i subentranti assumano la guida dei dipartimenti dei loro predecessori. La tradizione vuole che i ministri già in carica indichino la loro preferenza in ordine di anzianità. Quindi: Ueli Maurer, Simonetta Sommaruga, Alain Berset, Guy Parmelin e Ignazio Cassis; ultime, Amherd e Keller-Sutter. In assenza di un accordo tacito, si vota. Il Dipartimento ambiente, trasporti, energia e comunicazioni (Datec) di Doris Leuthard potrebbe suscitare l’interesse di tutti. Dei socialisti ad esempio, che potrebbero così lavare l’affronto subito nel 2010, quando sfuggì loro il dipartimento allora diretto da Moritz Leuenberger. Sommaruga, da sempre nel mirino dell’Udc – in particolare su Schengen e in materia di asilo – potrebbe esprimere il desiderio di lasciare la giustizia e la polizia, che dovette accettare. È tuttavia poco probabile che il Consiglio federale voglia affidare nuovamente il Datec ai socialisti, che potrebbero allora puntare (con Sommaruga o lo stesso Berset) alla guida del Dipartimento economia, formazione e ricerca. Ma anche Berset potrebbe mettere alla prova i partiti ‘borghesi’, delegando loro la responsabilità di previdenza sociale e salute. Al friburghese si attribuiscono mire sul Dipartimento degli affari esteri, magari tra un anno, quando Cassis potrebbe anche essere tentato dall’arrocco con il capo degli Interni. Maurer, 68 anni, resterà con tutta probabilità alle Finanze. Mentre Guy Parmelin, alla guida del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps), potrebbe essere tentato di lasciare ad altri il gravoso dossier dei nuovi aerei da combattimento. L’ex agricoltore e viticoltore potrebbe puntare all’Economia, dove avrebbe la possibilità di influenzare la politica agricola svizzera. SG/ATS