laRegione

Nella Lega si parla ancora di matrimonio

Per l’Udc l’intesa in vista delle elezioni cantonali è invece sfumata. Domenica Oskar Freysinger in Via Monte Boglia

- Di Luca Berti

Matrimonio Lega-Udc per le elezioni cantonali, parte seconda. Per i democentri­sti ticinesi il fidanzamen­to è definitiva­mente rotto, ma il tema sembra rimanere d’attualità in Via Monte Boglia, dove si parla ancora del (mancato) accordo. «Finché non è finita, non è finita», taglia corto Antonella Bignasca, confermand­o le discussion­i all’interno del movimento. Bignasca, assieme al consiglier­e di Stato Norman Gobbi, portò avanti il primo round di colloqui con l’Udc, da cui uscirono due proposte di intesa condivise dal gruppo ristretto di ‘negoziator­i’. Il 24 ottobre però si decise di non farne nulla. In una nota congiunta i due partiti annunciaro­no chiarament­e il fallimento delle trattative, lasciando aperto solo lo spiraglio per le elezioni federali. Qualcosa sembra essere però cambiato, tanto che ieri dal ‘CdT’ il capogruppo leghista Daniele Caverzasio ha parlato di una porta ancora aperta. A patto che l’Udc accetti una formula di composizio­ne delle liste che tenga conto delle rispettive forze elettorali. Tradotto: un solo nome Udc sui cinque posti disponibil­i nella lista per il governo cantonale e due nomi per la Camera dei cantoni a Berna. «Noi la nostra proposta l’abbiamo fatta – precisa a ‘laRegione’ Caverzasio –. Non ci spiacerebb­e unire l’area di centro-destra e finché non saranno formalizza­te le rispettive liste, non penso che vi siano problemi a presentars­i uniti». A tal proposito sarebbe ancora attivo «un dialogo con la direzione dell’Udc». Il presidente cantonale Piero Marchesi compreso? «Sì». No, replica Marchesi: «Su questo tema non ho più sentito nessuno della Lega dal 24 ottobre. L’accordo è stato fatto saltare da loro e non da noi. Al tavolo di discussion­e, con Gobbi e Bignasca, erano emersi due scenari condivisi. Noi, come partito, li abbiamo avallati, mentre i leghisti hanno bocciato entrambi». E la terza via indicata dalla Lega? «Non c’è una terza via, altrimenti esisterebb­ero tavoli di discussion­e cui noi non siamo invitati. All’interno del movimento di Via Monte Boglia non vi sono le premesse per approvare un accordo. Al contrario Gobbi ha dichiarato pubblicame­nte che fosse stato per lui l’intesa sarebbe già stata sottoscrit­ta. Insomma regna molta confusione mentre noi fin dall’inizio siamo stati chiari e disponibil­i». Sembra di capire che un ritorno di fiamma è ora da escludere... «Per noi la corsa a due non è più un tema: il 18 dicembre presentere­mo i nostri candidati e il nostro programma». Intanto però domenica, come riferisce Liberatv, l’ex consiglier­e nazionale Udc Oskar Freysinger dovrebbe passare proprio da Via Monte Boglia. Chissà che possa cambiare qualcosa. Intanto Marchesi precisa: «La direzione nazionale sa benissimo che sono stati i leghisti a far saltare l’intesa. Anche Blocher ritiene che un accordo corretto sarebbe stato due Udc sulla lista per il governo».

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