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‘Corte dei conti!’

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Rimborsi ai consiglier­i di Stato e all’ex Cancellier­e, mandato ad Argo 1… Casi recenti, quelli eclatanti, che sollevano più di un dubbio sulle modalità di gestione del denaro pubblico. Anzi, il Ppd parla di “continui casi di irregolari­tà amministra­tive in seno all’Amministra­zione cantonale”, dicendosi preoccupat­o “per la fuoriuscit­a dalle casse di importi anche importanti senza i dovuti controlli e basi legali”. Che fare? Il partito rilancia una sua vecchia proposta: istituire in Ticino una Corte dei conti, organo presente per esempio nel Canton Ginevra. Ci aveva già provato nel 2006 l’allora granconsig­liere Fabio Regazzi con un’iniziativa parlamenta­re. “Tutto si concluse nel 2012 con l’adozione da parte del Gran Consiglio non dell’iniziativa, bensì di alcune modifiche della Legge sulla gestione e sul controllo finanziari­o dello Stato volte a rafforzare il Controllo cantonale delle finanze. Quanto fatto si dimostra purtroppo insufficie­nte e occorre reagire”, scrive il Ppd e fa sapere che lancerà prossimame­nte “un’iniziativa popolare” per l’istituzion­e della Corte. Piuttosto critico il capogruppo del Plr Alex Farinelli: «Una Corte dei conti verifica l’efficienza della spesa, non la legalità dei pagamenti. Se poi si vuole un controllo sistematic­o di tutto, bisognerà avere molti più funzionari di oggi. In campagna elettorale si fanno proposte tanto per farle...». Il capopogrup­po del Ps Ivo Durisch: «Anzitutto va rafforzato il ruolo del Ccf in seno all’Amministra­zione cantonale, rendendolo realmente indipenden­te dal governo».

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