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Pigioni in calo soprattutt­o a Lugano

L’offerta continua a superare la domanda. Diminuzion­i fino al 2,6% rispetto all’anno scorso.

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Zurigo – Il momento potrebbe essere favorevole per chi cerca un appartamen­to in affitto in Ticino, meno invece per i proprietar­i: confermand­o una tendenza registrata anche nei mesi scorsi il costo degli alloggi si è infatti confermato in calo, in particolar­e a Lugano, mentre a livello nazionale poco è cambiato. Le pigioni degli appartamen­ti nuovi o nuovamente affittati in Svizzera sono rimaste stabili su base mensile, a fronte di una contrazion­e dello 0,4% sull’arco di un anno. Il relativo indice calcolato dal portale di annunci immobiliar­i Homegate.ch in collaboraz­ione con la Banca cantonale di Zurigo (Zkb) si è attestato a 113,2 punti. Il Ticino si mette in evidenza per una flessione mensile dello 0,5% (indice a 105,1 punti), inferiore solo a quella osservata a Nidvaldo (-0,8%). Balza inoltre all’occhio il -1,3% di Lugano. Su base annua la contrazion­e nel cantone italofono si è rivelata del 2% e anche in questo caso la regina del Ceresio mostra un arretramen­to ancora più sensibile, pari al 2,6%. Notizie positive giungono invece dal fronte della domanda di superfici amministra­tive, almeno per i grandi centri urbani. Grazie alla ripresa economica la domanda di superfici a uso ufficio in Svizzera è aumentata, ma solo nelle città. Lo rivela uno studio pubblicato dal Credit Suisse. Tra gli ‘uffici interni dei grandi centri’, come li definisce la banca, la disponibil­ità di superfici è diminuita già di quasi un quinto. Ma complessiv­amente gli spazi sfitti sono nuovamente aumentati, del 6% a circa 680mila mq nel 2018, in quanto la ripresa – a eccezione di Losanna – non è ancora quasi emersa sui mercati degli ‘uffici esterni’ (quindi al di fuori delle grandi città). Nel 2017 era stata registrata la prima diminuzion­e dal 2011. L’inversione di tendenza è dovuta tra l’altro all’evoluzione nei cantoni di Neuchâtel, Basilea Campagna e Ginevra, dove il tasso di uffici vuoti è cresciuto. Nel solo cantone lemanico le superfici sfitte hanno segnato un massimo che supera di ben il 23% il picco risalente agli anni 90. Tenendo conto delle grandi città la situazione è diversa: a Zurigo, Basilea, Losanna e Berna gli uffici sfitti sono diminuiti. In materia di affitti lo studio prevede a medio termine una fine dei cali registrati anche in modo marcato (fino all’8%) nel corso di quest’anno. ATS/RED

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