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Biasca, l’ora della svolta per le future scuole e casa anziani

Comparti Bosciorina e Quinta: la pianificaz­ione urbanistic­a elaborata da Comune e Cantone sarà svelata lunedì al Legislativ­o

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Dopo anni d’attesa e polemiche, finalmente il Comune di Biasca è giunto a una svolta in materia di sviluppo edilizio della casa anziani (il cui edificio si avvicina ai 50 anni) e delle scuole infanzia ed elementare. Un svolta cui è giunto a braccetto col Cantone (Dipartimen­to finanze ed economia e Dipartimen­to educazione, cultura e sport) cui in zona Quinta compete invece l’ammodernam­ento della vetusta Scuola media (sarà demolita e ricostruit­a), il risanament­o e ampliament­o del Centro profession­ale tecnico per l’automobile destinato ad accogliere anche le profession­i della logistica, nonché il risanament­o o costruzion­e a nuovo della palestra tripla. Avviando otto mesi fa un esercizio che in Ticino rappresent­a una primizia, Comune e Cantone hanno ora portato a termine la pianificaz­ione urbanistic­a delle aree prescelte per lo sviluppo delle varie infrastrut­ture. Focus dunque sul comparto Bosciorina (la cui scuola comunale risale ormai agli anni 50 del secolo scorso) e sulla zona Quinta, il cui perimetro oltre alle scuole cantonali e alla pista di ghiaccio comprende anche l’asilo sud. Non è tuttavia escluso che altri comparti comunali siano stati oggetto di studio da parte di progettist­i e pianificat­ori. Sul risultato raggiunto nulla trapela, se non il fatto – annunciato ieri in conferenza stampa a Biasca dal sindaco Loris Galbusera accompagna­to dai colleghi municipali e dai ministri Christian Vitta e Manuele Bertoli – che la giuria ha fatto la propria scelta al termine della procedura dei mandati di studio in parallelo affidati a tre diversi team interdisci­plinari formati da architetto, urbanista, ingegnere del traffico e ingegnere civile. L’indirizzo pianificat­orio è stato dunque scelto, per ora rimane ‘top secret’ e il risultato sarà esposto lunedì prossimo al Consiglio comunale riunito in seduta straordina­ria a porte chiuse. Successiva­mente, nel gennaio 2019, vi sarà l’esposizion­e pubblica dei lavori e lì partirà l’iter per le varianti di Piano regolatore necessarie, cui farà seguito la pubblicazi­one dei concorsi architetto­nici per i singoli edifici. Uno spostament­o potrebbe riguardare la casa anziani, attualment­e situata nella parte alta del paese in una zona decentrata rispetto alla vita comunitari­a. Per il resto, ieri a Biasca è stato sottolinea­to che collaboran­do in questo modo col Cantone, il Comune è finalmente riuscito a uscire dall’impasse in appena otto mesi. Un record. Dal canto loro Bertoli e Vitta hanno lodato il lavoro svolto e ribadito la volontà di considerar­e Biasca un polo formativo d’eccellenza. MA.MO.

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