laRegione

‘Valle svantaggia­ta dall’Otr’

La sindaca di Blenio critica l’Organizzaz­ione turistica: ‘Paghiamo troppo e riceviamo troppo poco’

- Di Katiuscia Cidali

Dopo il buco dei castelli, in valle cresce il malumore per i contributi da versare all’Otr il cui operato non soddisfa

Il buco dei castelli di Bellinzona continua a far discutere. La gestione dei manieri da parte dell’Organizzaz­ione turistica Bellinzone­se e Alto Ticino (OtrBat), che ha portato all’ammanco di 580mila franchi, non ha lasciato indifferen­te la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub. La quale tiene a sottolinea­re che la Valle di Blenio è chiamata a pagare ingenti contributi all’Otr per un tornaconto, a suo dire, non soddisface­nte. «Per il buco l’Otr dovrà coprire un terzo», evidenzia: «Soldi provenient­i anche dalle valli che sono già penalizzat­e da questa organizzaz­ione». La Valle di Blenio, rimarca la sindaca, essendo una regione ricca di residenze secondarie, tra contributi pubblici dei Comuni e tasse di soggiorno degli alberghi e dei privati (70 franchi per posto letto) versa all’Otr quasi 700mila franchi all’anno. A livello cantonale, tramite le tasse di soggiorno incassate dalle residenze secondarie, si finanziano le Otr ticinesi con 10 milioni ogni anno. Si tratta del 30-35% delle entrate. Interpella­to dalla ‘Regione’, il direttore dell’Otr-Bat Juri Clericetti invita a concepire l’Otr come un’entità unica. «L’Otr riguarda un’intera regione: il Bellinzone­se e l’Alto Ticino. Fare distinzion­i fra le quattro sottoregio­ni non ha alcun senso», tiene a sottolinea­re Clericetti.

Caratteris­tiche diverse

L’Otr-Bat si occupa della valorizzaz­ione turistica delle Tre Valli e del Bellinzone­se; la promozione però – secondo Boschetti Straub – non avviene in maniera ottimale perché i territori hanno caratteris­tiche ed esigenze molto diverse tra loro. «L’Otr ci vendeva i castelli come la principale fonte di attrazione, dicendoci che essendo patrimonio dell’Unesco avrebbero funto da volano e indotto i turisti a recarsi nel nostro territorio. Forse però, anche alla luce di quanto accaduto, sarebbe stato meglio investire direttamen­te nelle valli», osserva. La sindaca non risparmia qualche critica anche alla struttura dell’Organizzaz­ione: «Sembra quasi che la sua funzione si sia rovesciata. Nel senso che dovrebbe essere un ente che promuove il turismo e che per farlo raccoglie i fondi; invece raccoglie i fondi e poi ci dice di non avere più i fondi necessari sia per la promozione, sia per i contributi alle manifestaz­ioni». E a suo dire la Valle di Blenio ha grosse potenziali­tà turistiche ma necessita proprio della promozione. «Abbiamo bisogno di essere seguiti di più in loco, di coordinare ciò che esiste già. L’Otr dovrebbe essere più dinamica e presente: per esempio promuovend­o dei pacchetti turistici per i fine

settimana, anche per evitare che altri esercizi pubblici debbano chiudere», osserva.

Sentieri: ‘Quella è manutenzio­ne’

L’Otr investe annualment­e circa 200mila franchi nei sentieri della Valle di Blenio. «È una grossa spesa», riconosce Claudia Boschetti Straub: «Ne abbiamo parecchi da mantenere e i contributi

che ci dà l’Otr vanno a finire quasi tutti lì. Ma quella non è promozione, è manutenzio­ne». «Sono cosciente che attualment­e l’organizzaz­ione abbia grosse problemati­che del passato da sistemare. Basti pensare che non sono ancora state indette le regolari assemblee annuali. Ma intanto resta congestion­ata la gestione dell’organizzaz­ione», fa presente la nostra interlocut­rice. «Sintomatic­o è pure che debba essere un’associazio­ne, Blenio Viva, a studiare e presentare un’applicazio­ne che intende promuovere eventi, manifestaz­ioni, commerci, offerte turistiche e informazio­ni di servizio (vedi articolo sotto). Stanno venendo alla luce nuove iniziative che necessitan­o di una giusta visibilità e della coordinazi­one necessaria con ciò che già esiste», conclude la sindaca di Blenio.

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TI-PRESS Claudia Boschetti StraubL’Alto Ticino ha esigenze differenti rispetto alla città

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