Bedretto vuole l’ex Forni
Il Municipio intende acquistare lo stabile della panetteria per insediare casa comunale e altre attività
L’assemblea si esprimerà stasera sullo stanziamento di un credito di 300mila franchi. Calcolando anche la ristrutturazione, si prevede un investimento di 1,5 milioni.
Conti in pareggio con un utile di poco inferiore ai 1’000 franchi e moltiplicatore d’imposta invariato al 60%. Il preventivo 2019 del Comune di Bedretto che verrà sottoposto all’assemblea questa sera non dovrebbe suscitare particolari reazioni. Più aperti al dibattito altri temi all’ordine del giorno, come la richiesta di un credito di 300mila franchi per l’acquisto dello stabile protetto a livello locale che un tempo ospitava la panetteria Forni, a Villa Bedretto. Obiettivo del Municipio – dopo l’acquisto che necessita dell’avallo dell’assemblea – investire ulteriori 1,2 milioni per ristrutturare l’edificio e inserire contenuti misti, istituzionali ma non solo. Come spiega da noi contattato il sindaco Ignazio Leonardi, l’idea è di insediare qui la nuova casa comunale essendo la struttura attuale – situata anch’essa nella frazione di Villa ma di dimensioni più piccole e in posizione meno strategica – in condizioni che necessiterebbero degli interventi. Da qui la decisione di puntare su un progetto nuovo. Stando al messaggio municipale per la richiesta di credito, l’intento è di insediare al primo e al secondo piano gli uffici comunali e la sala per le assemblee comunali che, in caso di necessità, potrebbe anche essere adibita a sala multiuso. Ai piani superiori sono previsti dei locali da adibire ad archivio e la realizzazione di appartamenti da affittare. Come sottolinea il sindaco, si tratterà di residenze primarie che permetteranno di avere alcune entrate che andrebbero a coprire l’investimento per il quale il Comune dovrà richiedere un prestito bancario. Altri spazi presenti al pianterreno, compreso il forno della panetteria che potrebbe essere riattivato, devono ancora essere progettati nel dettaglio ma s’ipotizza un ristorante «oppure un negozietto o un bar», probabilmente da dare in gestione. Ancora da definire anche l’eventuale impiego futuro dell’attuale casa comunale, anche se la preferenza del Municipio è di mantenere lo stabile a disposizione di un ente pubblico.
Il sindaco: ‘Non vogliamo fare concorrenza a nessuno’
In attesa di sapere come si esprimerà l’assemblea comunale convocata per stasera, abbiamo raccolto alcune voci critiche di chi sostiene ci siano interventi più urgenti in cui investire, a partire da servizi primari come tubature dell’acqua potabile, delle acque di scarico e pavimentazione stradale. Aspetti su cui il sindaco assicura un certo impegno del Comune, anche a livello finanziario. Sia
per il nuovo acquedotto di Villa (credito già votato, lavori al via nel 2019) che per quello di Ronco Bedretto (messaggio in arrivo prossimamente) verranno stanziati circa 800mila franchi, sottolinea. Altra critica di chi è attivo nell’ambito ricettivo/turistico riguarda invece la possibile concorrenza della parte ricettiva
del progetto finanziato dal Comune rispetto a proposte già attive in valle e finanziate da privati senza aiuti pubblici. «Non vogliamo fare concorrenza a nessuno», risponde il sindaco sollecitato dalla ‘Regione’. Tra gli altri temi su cui l’assemblea dovrà esprimersi stasera, anche l’acquisto per 30mila franchi
dell’ex stazione di partenza della teleferica All’Acqua-Stabiascio di proprietà delle Officine idroelettriche della Maggia Sa e ora in disuso – che il Comune vorrebbe adibire a magazzino – e la fideiussione di un importo massimo di 200mila franchi per la realizzazione della nuova Valascia.