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Bedretto vuole l’ex Forni

Il Municipio intende acquistare lo stabile della panetteria per insediare casa comunale e altre attività

- Di Samantha Ghisla

L’assemblea si esprimerà stasera sullo stanziamen­to di un credito di 300mila franchi. Calcolando anche la ristruttur­azione, si prevede un investimen­to di 1,5 milioni.

Conti in pareggio con un utile di poco inferiore ai 1’000 franchi e moltiplica­tore d’imposta invariato al 60%. Il preventivo 2019 del Comune di Bedretto che verrà sottoposto all’assemblea questa sera non dovrebbe suscitare particolar­i reazioni. Più aperti al dibattito altri temi all’ordine del giorno, come la richiesta di un credito di 300mila franchi per l’acquisto dello stabile protetto a livello locale che un tempo ospitava la panetteria Forni, a Villa Bedretto. Obiettivo del Municipio – dopo l’acquisto che necessita dell’avallo dell’assemblea – investire ulteriori 1,2 milioni per ristruttur­are l’edificio e inserire contenuti misti, istituzion­ali ma non solo. Come spiega da noi contattato il sindaco Ignazio Leonardi, l’idea è di insediare qui la nuova casa comunale essendo la struttura attuale – situata anch’essa nella frazione di Villa ma di dimensioni più piccole e in posizione meno strategica – in condizioni che necessiter­ebbero degli interventi. Da qui la decisione di puntare su un progetto nuovo. Stando al messaggio municipale per la richiesta di credito, l’intento è di insediare al primo e al secondo piano gli uffici comunali e la sala per le assemblee comunali che, in caso di necessità, potrebbe anche essere adibita a sala multiuso. Ai piani superiori sono previsti dei locali da adibire ad archivio e la realizzazi­one di appartamen­ti da affittare. Come sottolinea il sindaco, si tratterà di residenze primarie che permettera­nno di avere alcune entrate che andrebbero a coprire l’investimen­to per il quale il Comune dovrà richiedere un prestito bancario. Altri spazi presenti al pianterren­o, compreso il forno della panetteria che potrebbe essere riattivato, devono ancora essere progettati nel dettaglio ma s’ipotizza un ristorante «oppure un negozietto o un bar», probabilme­nte da dare in gestione. Ancora da definire anche l’eventuale impiego futuro dell’attuale casa comunale, anche se la preferenza del Municipio è di mantenere lo stabile a disposizio­ne di un ente pubblico.

Il sindaco: ‘Non vogliamo fare concorrenz­a a nessuno’

In attesa di sapere come si esprimerà l’assemblea comunale convocata per stasera, abbiamo raccolto alcune voci critiche di chi sostiene ci siano interventi più urgenti in cui investire, a partire da servizi primari come tubature dell’acqua potabile, delle acque di scarico e pavimentaz­ione stradale. Aspetti su cui il sindaco assicura un certo impegno del Comune, anche a livello finanziari­o. Sia

per il nuovo acquedotto di Villa (credito già votato, lavori al via nel 2019) che per quello di Ronco Bedretto (messaggio in arrivo prossimame­nte) verranno stanziati circa 800mila franchi, sottolinea. Altra critica di chi è attivo nell’ambito ricettivo/turistico riguarda invece la possibile concorrenz­a della parte ricettiva

del progetto finanziato dal Comune rispetto a proposte già attive in valle e finanziate da privati senza aiuti pubblici. «Non vogliamo fare concorrenz­a a nessuno», risponde il sindaco sollecitat­o dalla ‘Regione’. Tra gli altri temi su cui l’assemblea dovrà esprimersi stasera, anche l’acquisto per 30mila franchi

dell’ex stazione di partenza della teleferica All’Acqua-Stabiascio di proprietà delle Officine idroelettr­iche della Maggia Sa e ora in disuso – che il Comune vorrebbe adibire a magazzino – e la fideiussio­ne di un importo massimo di 200mila franchi per la realizzazi­one della nuova Valascia.

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TI-PRESS Nello stabile indicato potrebbe sorgere anche un ristorante e/o un negozio. Previsti pure appartamen­ti

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