Progetto Monte Brè, ‘sconfessato il Pr’
Interpellanza Ps chiede lumi sulla compatibilità con quanto stabilito dalla pianificazione
Il progetto “The Lago Maggiore Grand Hotel-Spa & Residence” sconfessa i contenuti del Pr. Lo sostiene un’interpellanza del Ps cittadino che, nella sua presa di posizione, non nasconde i propri timori al riguardo. Anche perché, dall’autorità di Palazzo Marcacci, per ora, non giungono quei segnali rassicuranti attesi, complice pure la mancanza di documenti precisi. Ora, a seguito degli ultimi sviluppi e delle preoccupazioni espresse pure dalla formazione dei Verdi, il gruppo Ps in Consiglio comunale torna alla carica nella convinzione “che il Municipio debba intervenire al più presto con senso di responsabilità”. I Verdi – ricordano i firmatari – “nelle loro domande toccano ampi problemi di impatto e giungono a chiedere quale sia il limite massimo delle infrastrutture attualmente esistenti nel comparto residenziale montano. A nostro modo di vedere a queste domande andrebbe risposto riprendendo il Pr e valutandone la sua attualità. L’attuale Pr (approvato dal governo nel 1996) era stato votato pensando a un limite di 355 unità insediative (...). Si pensi che il progetto in ballo ricopre il 20% della zona edificabile, che rappresenta, da solo, 90 abitazioni di grandi dimensioni e 65 suite per almeno 300 unità insediative, ciò che comporta quasi il raddoppio di quanto esiste ora, superando quanto ampiamente prospettato in fase di approvazione (...). Nel caso di Colmanicchio andava promossa un’edificazione parsimoniosa per salvaguardare il paesaggio, mentre a Brè il Municipio auspicava un aumento delle residenze, sostenendo che andavano pure in tal senso gli sforzi compiuti per migliorare il collegamento viario con questo quartiere (inteso come funzionale in primis agli abitanti)”. Secondo i consiglieri della Sinistra “è quindi indispensabile verificare che questi obiettivi possano essere ancora garantiti nella loro portata ambientale, sociale e tipologica”. Da qui tutta una serie di precise domande che toccano lo sviluppo recente dell’insediamento nella zona montana negli ultimi 10 anni; la valutazione sulla sostenibilità delle strutture esistenti e del traffico generato durante i lavori; le conseguenze di questo impattante progetto edificatorio; un “aggiornamento del Pr in vista di un utilizzo garantito nel tempo”.