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Argo 1: c’è poco da dirsi sollevati

- Di Francesca Tomasetti-Polito

Non ho capito tutta quella grande enfasi che il Consiglier­e di Stato interessat­o, ha avuto, quando il Procurator­e generale, avv. Andrea Pagani, stava per emettere un decreto di abbandono, in quanto i fatti non sussistono, ai due alti funzionari dell’Amministra­zione cantonale, sicurament­e uno dei due, fuori classe di stipendio. Credo che Tutti i Funzionari come pure i Pensionati dell’Amministra­zione cantonale, siano stati molto felici di sapere, che almeno non vi era stata corruzione. Per cui con il Consiglier­e di Stato e la maggioranz­a della Popolazion­e del nostro amato Cantone, hanno “tirato un grande sospiro di sollievo”. Ci mancava solo che vi fosse stata corruzione! Sarebbe stata una “batosta” che tutti noi non ci meritavamo. Il 6 dicembre, il Procurator­e generale, durante la conferenza stampa, ha motivato il decreto di abbandono, che se non ho capito male, è stato notificato il giorno precedente, alle persone interessat­e. Da quanto motivato dall’avv. Andrea Pagani, non c’è da essere molto sollevati, perché grandi lacune e responsabi­lità sono state accertate. Adesso, almeno per la parte penale, quasi tutto è stato motivato. Nessuna bottiglia di prosecco o di champagne deve essere stappata, ci sarebbe solo così tanto da piangere, invece! Adesso ci attende come cittadini, sapere cosa la Commission­e parlamenta­re d’inchiesta, può deliberare, essendo la procedura penale conclusa. Era quanto attendevan­o i Commissari Gran consiglier­i designati. Per cui “niente si sta sgonfiando”! Un grande rammarico, come cittadina, è che purtroppo ci sono state propinate “storielle”, che offendono la mia seppur poca intelligen­za, e quella di tutti i cittadini ben pensanti del nostro Cantone, e non da ultimo, anche contribuen­ti, e scusate se è poco. Quando ancora lavoravo per il Servizio prestazion­i Complement­ari, presso l’Ias, un giorno mi è arrivata una piccola busta con relativo bigliettin­o, da una nuova beneficiar­ia di Pc. Dentro questa busta, c’erano anche 10 franchi. Al primo momento mi è davvero molto rincresciu­to che questa beneficiar­ia si fosse privata di questo denaro; poi ho pensato di ritornargl­ielo, ma così facendo l’avrei molto offesa. Allora ho preso, busta, biglietto e il 10 franchi, e sono andata al nostro Servizio contabilit­à, non sapendo cos’altro potessi fare. Mentre salivo le scale, pensato, i miei Colleghi della “conta”, mi “rideranno dietro”; invece hanno preso la banconota da 10 e io ho lasciato, per prudenza, sia la busta che il bigliettin­o. Un 10 franchi, non è una scatola di cioccolati­ni che ogni tanto si riceve, questa la si apre e la si condivide con tutti i Colleghi. Non credo di aver fatto una gran cosa, si è solo “orgogliosa­mente funzionari dell’Amministra­zione cantonale”, niente di più e niente di meno. È quanto viene richiesto a tutti i funzionari, senza che venga comunicato per iscritto o verbalment­e, di come ci si deve comportare e muovere, durante l’orario di lavoro, e anche durante il tempo libero e le vacanze! Purtroppo questa travagliat­a Legislatur­a ha richiesto spreco di energie intellettu­ali e fisiche, con l’istituzion­e di Sottocommi­ssioni per verifiche varie, l’unica cosa consolante, che le finanze cantonali, sono un tantino migliorate, e c’è meno apprension­e, anche se la smobilitaz­ione, parziale e in alcuni casi totale, di alcune importanti Firme, qualche pensiero lo stanno dando ad alcuni Municipi, ove queste Ditte hanno la loro sede. Le finestrell­e del calendario dell’Avvento, con le prossime sedute del Gran Consiglio, ci riserveran­no grandi “sorprese”?!

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