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Ritirato, torna all’albo ‘uguale’

Il gruppo a misura d’uomo a un anno dalla petizione consegnata in Municipio, pronto a ridare battaglia contro la costruzion­e di 120 tra appartamen­ti, uffici e negozi

- Di Guido Grilli

«È lo stesso progetto, e dire che la prima volta è stato ritirato dai promotori...». A un anno dalla petizione di protesta consegnata al Municipio contro «il colosso edilizio» per la costruzion­e di un quartiere residenzia­le di 5 edifici plurifamil­iari – 99 appartamen­ti e 21 spazi per uffici e commerci – promosso dall’imprendito­re Angelo Gilardoni, a Melano scoppia di nuovo la polemica. Il gruppo Melano a misura d’uomo sta raccoglien­do numerose opposizion­i contro la nuova domanda di costruzion­e della Impregil Sa di Maroggia pubblicata dal Comune e la cui scadenza è imminente, venerdì 14 dicembre. Il complesso sorgerebbe in località Suvaieta, a 25 passi dall’autostrada. «Proprio dove sono sotto gli occhi di tutti i grossi problemi di traffico lungo l’asse autostrada­le tra Mendrisio e Lugano: ogni mattina auto e camion fermi in colonna e smog a livelli fuori dalla norma» – ammonisce la portavoce, Simona Cinelli. Diversi e analoghi a quelli sollevati un anno fa i motivi che preoccupan­o il Gruppo Melano a misura d’uomo, che proprio per sostanziar­e le proprie opposizion­i da parte dei diversi confinanti dell’area interessat­a da quella che non esitano a definire «una speculazio­ne edilizia che ci porterebbe al collasso» hanno incaricato l’avvocato Rossano Bervini. Numerose, dunque, si preannunci­ano le opposizion­i contro il progetto. A giudizio dei contrari «l’eccedenza di appartamen­ti sfitti nella regione è grave, solo nel comune di Melano si calcola in una percentual­e superiore al 2,1%. L’imponente complesso immobiliar­e porterebbe circa 300 residenti in più nel comune, aggravando in modo ingestibil­e i problemi già esistenti di sfruttamen­to delle risorse ambientali, territoria­li e organizzat­ive del Comune, della regione del Basso Ceresio e Mendrisiot­to».

Il sindaco: ma no, il progetto è diverso

Per il Gruppo Melano a misura d’uomo, l’imponente complesso residenzia­le graverebbe sulle infrastrut­ture pubbliche e genererebb­e nuovi costi finanziari al Comune, dal momento che la popolazion­e aumentereb­be notevolmen­te. Ma gli oppositori criticano anche il silenzio del Municipio. «A quasi un anno dalla consegna al Comune della nostra petizione, che ha raccolto 479 firme, tra cui anche quella di alcuni municipali, e altre duecento firme portate dai Cittadini per il territorio, il Municipio non ci ha fatto sapere nulla, nessun riscontro è arrivato. Noi a questo punto mettiamo in dubbio l’operato del Municipio» – di-

chiara la portavoce, Simona Cinelli, che aggiunge: «I cittadini chiederann­o quanto prima spiegazion­i e garanzie al Municipio e desiderano essere coinvolti come a norma delle nuove leggi per la pianificaz­ione di quartieri, per il futuro di tutta la comunità». Il progetto firmato Impregil Sa, che contempla pannelli

fotovoltai­ci, prevede di sviluppars­i su quattro piani, «ancorché rispettand­o le altezze complessiv­e, in una zona R3» – osservano gli oppositori. Il sindaco di Melano, Daniele Maffei, da noi interpella­to, fa sapere che incontrerà il gruppo Melano a misura d’uomo lunedì. «Non è vero che il progetto è identico a quello

precedente, è cambiato all’interno della superficie. Abbiamo proposto delle modifiche ai promotori che hanno deciso di accoglierl­e. La strada è comunque ancora lunga. D’altra parte il Piano regolatore prevede per quell’area una zona edificabil­e e a votare il Pr è stato il Consiglio comunale...».

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Sulla carta, il progetto bis promosso dall’imprendito­re Angelo Gilardoni è già realtà

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