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Scuola che verrà e riqualific­he

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Un 1,5 milioni (massimo) all’anno per l’accompagna­mento personaliz­zato (il cosiddetto ‘coaching’) e la riqualific­a di chi rischia di scivolare in assistenza; 1,5 milioni per i giovani che in assistenza ci sono già. Il governo ha chiarito ieri in una lettera alla Gestione come intende impiegare i 3 milioni derivanti dall’abrogazion­e dell’articolo 10 (indennità straordina­rie di disoccupaz­ione, di fatto mai entrato in vigore) della Legge rilancio dell’occupazion­e e sul sostegno ai disoccupat­i. La prima misura, di competenza del Dipartimen­to finanze ed economia, prevede una prima parte sperimenta­le e un assestamen­to definitivo. La seconda è di competenza del Dipartimen­to sanità e socialità (per la presa a carico economica delle persone) e del Dipartimen­to dell’educazione (che offrirà i pre-apprendist­ati a questi giovani). In aula poi il direttore del Decs Manuele

Bertoli ha anticipato che il messaggio sulle prime misure non contestate ‘scorporate’ dal progetto ‘Scuola che verrà’ (bocciato in votazione popolare) sarà presentato in governo a inizio gennaio. Sul fronte delle scuole comunali, 60 classi su 122 che ne avevano diritto, hanno introdotto dei docenti di appoggio. «Questo dimostra che i Comuni, in realtà, sono pronti a investire nella scuola».

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