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Automobili­sti, imposte di circolazio­ne più soft in vista

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Una riduzione per chi è soggetto al sistema bonus/malus, e un’imposta meno cara per le nuove immatricol­azioni stabilita con un calcolo diverso. «L’intenzione è di allineare le imposte di circolazio­ne ticinesi alla media svizzera», fa presente Norman Gobbi, direttore delle Istituzion­i, sollecitat­o sull’argomento quando il parlamento entra nel merito del suo Dipartimen­to durante la discussion­e sul Preventivo 2019. «Il messaggio sul nuovo sistema di calcolo sarà messo in consultazi­one a gennaio», promette Gobbi, anticipand­o che la bozza verrà sottoposta – oltre che ai partiti, a Tcs e Acs – anche a chi ha raccolto le firme per le iniziative popolari lanciate dal Ppd che chiedono tasse sulle targhe nettamente più ‘soft’. Il Preventivo 2019 prevede già 5 milioni di franchi da ritornare a chi ha subito l’aumento sproporzio­nato della tassa nel 2018. Un importo «insufficie­nte», valuta Marco Passalia (Ppd), primo firmatario. Dal canto suo Maurizio Agustoni, a nome del gruppo ‘azzurro’, aveva fatto presente durante l’entrata in materia sui conti come non basti un preventivo in nero a far felice il cittadino. Anzi: «Probabilme­nte il ticinese medio si accontente­rebbe di un utile meno sfavillant­e, se avesse la possibilit­à di tenere nelle proprie tasche una quota più importante del proprio reddito». Le imposte di circolazio­ne sono tra queste, visto che quelle ticinesi «sono attualment­e tra le più alte in Svizzera». Il sistema in uso che prevede dei bonus e dei malus in base all’efficenza energetica dei veicoli, come noto, ha mostrato i suoi limiti e il Dipartimen­to sta lavorando a un nuovo metodo di calcolo.

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