laRegione

Strasburgo, la fuga continua

-

Parigi – Al momento di andare in stampa risulta ancora in fuga Cherif C., il presunto responsabi­le della sparatoria di martedì sera al mercatino di Natale di Strasburgo. Intanto le autorità hanno confermato il bilancio di tre morti e due feriti in serio pericolo di vita. Altre 14 persone presentano lesioni di diversa gravità. Stando alle testimonia­nze, l’attentator­e invocava Allah e poi puntava dritto alla testa delle vittime. Ferito in uno scontro a fuoco con le forze antiterror­ismo, è riuscito a fuggire in taxi facendo perdere le sue tracce. Ora a cercarlo sono 720 agenti. Ma potrebbe essere già fuggito in Germania, dove fonti di sicurezza ritengono plausibile che abbia appoggi. In custodia cautelare sono finiti il padre, la madre e i due fratelli. Cherif è ben noto alle autorità: ventisette condanne in 29 anni, in Francia, Germania e anche Svizzera. La prima a 13 anni, e ne aveva appena 10 quando veniva già segnalato alla polizia. A Basilea ha ricevuto una condanna a un anno e mezzo di carcere nel 2013 per ripetuto furto con scasso (16 i mesi effettivam­ente scontati), mentre ‘20 Minuten’ riferisce di altri reati patrimonia­li commessi nell’area di Zurigo. Due anni e tre mesi gli erano stati inflitti in Germania nel 2016 per furti aggravati, prima dell’espulsione avvenuta l’anno scorso. Senza lavoro da sempre, figlio di una famiglia di origini marocchine, Cherif aveva più di un parente che almeno simpatizza­va con gli ambienti dell’estremismo islamico. Era pertanto seguito a distanza dall’intelligen­ce francese per sospetta radicalizz­azione e rientrava nello schedario dei segnalati ‘S’, i detenuti che rappresent­ano un rischio per lo Stato. Una schedatura che però non comporta automatica­mente la sorveglian­za diretta (anche perché rientrano nella categoria oltre 20mila persone, inclusi teppisti e militanti di partiti estremisti: sarebbe impossibil­e seguirli tutti): per attivarsi, la polizia attendeva concreti indizi di attività criminali. Come quelli trovati ieri mattina, durante indagini per una rapina con ferito grave: irrompendo nel suo appartamen­to hanno trovato una bomba a mano, una pistola calibro 22 carica, un arsenale di munizioni e coltelli. Con i complici già arrestati Cherif si sarebbe dunque dato alla fuga avviandosi verso la strage, non si sa quanto premeditat­a e quanto invece dettata dall’impulso del momento. ANSA/RED

 ?? KEYSTONE ?? In memoriam
KEYSTONE In memoriam

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland