Erdogan minaccia i curdi, con gli Usa nel mezzo
Istanbul - “Tra pochi giorni” la Turchia potrebbe lanciare una nuova operazione militare nel Nord della Siria contro i “terroristi” curdi a est del fiume Eufrate: dopo le due offensive oltre confine degli ultimi due anni, Recep Tayyip Erdogan torna a lanciare minacce. Ma stavolta l’obiettivo appare molto più complicato. Perché l’area che il presidente turco ha nel mirino è controllata di fatto dalle forze Usa che da anni sostengono le milizie curde dell’Unità di Protezione Popolare nella lotta all’Isis, addestrandole e armandole. E nella regione sono presenti almeno 2’200 militari americani, contro cui i soldati di Ankara – alleati nella Nato – rischiano di scontrarsi direttamente: un’ipotesi catastrofica, dalle conseguenze imprevedibili per l’intero Medio Oriente. La minaccia di Erdogan potrebbe quindi restare tale, con lo scopo di rafforzare la sua posizione nel braccio di ferro con Donald Trump. Tutto questo mentre Ankara e Washington sono impegnate in una complicata road map con tanto di pattugliamenti congiunti nella regione siriana di Manbij, al limitare dell’area nel mirino del presidente turco. A spingere Erdogan a rompere gli indugi è stato probabilmente il completamento delle postazioni di osservazione Usa al confine, annunciato proprio ieri dal Pentagono per impedire gli scontri con Ankara che nelle ultime settimane hanno distolto i curdi dall’assalto alle ultime sacche di resistenza dell’Isis alla frontiera siro-irachena. Ma per il leader turco il vero scopo “non è di proteggere il nostro Paese dai terroristi, ma di proteggere i terroristi dalla Turchia”, perché ormai “non c’è più una minaccia di Daesh in Siria”. E se ci fosse bisogno di combattere i jihadisti, ormai confinati in un’area di “150 km quadrati”, ha aggiunto, il suo esercito è pronto. Al centro dello scontro c’è anche l’accelerazione sul progetto americano di addestrare una forza di frontiera di circa 40mila uomini, in maggioranza appunto curdi. Proprio quando se ne iniziò a parlare, poco meno di un anno fa, la Turchia lanciò la sua offensiva contro i curdi ad Afrin.