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Infocentro militare, poi si vedrà

Confederaz­ione disponibil­e all’acquisto che avverrà nel 2019. All’inizio lo utilizzera­nno le truppe Solo dopo l’apposito iter pianificat­orio si potranno valutare altri contenuti. Bocche cucite sull’importo dell’acquisto, che prevede anche la cessione al C

- Di Samantha Ghisla

L’Infocentro AlpTransit di Pollegio trasformat­o in sede di servizi regionali come lo Spitex? Non a breve termine, ma potrebbe essere musica del futuro. Mentre a fine estate sembrava persa ogni speranza per salvare l’edificio dalla demolizion­e incombente – al punto che il Ppd cantonale ha raccolto e consegnato al Consiglio di Stato oltre 7’600 firme a sua difesa e più mozioni hanno chiesto di salvare l’edificio –, ieri il Dipartimen­to delle istituzion­i (Di) ha comunicato il buon esito delle trattative riprese negli ultimi mesi tra Cantone, Confederaz­ione e attuale proprietar­io (AlpTransit San Gottardo Sa) nelle quali ha avuto il ruolo di mediatore. Dipartimen­to della difesa, della protezione della popolazion­e e dello sport (Ddps) e Dipartimen­to federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazi­oni (Datec) hanno infatti risposto positivame­nte negli scorsi giorni all’ultima proposta di acquisto dello stabile inoltrata loro dal governo ticinese: prossimame­nte verrà dunque sottoscrit­ta una convenzion­e tra gli attori coinvolti che prevede, entro la fine del 2019, il ritiro dell’Infocentro da parte della Confederaz­ione, e per essa il Ddps e la sua agenzia Armasuisse inserendol­a nel Piano settoriale militare (Psm). Bocche cucite sull’importo dell’operazione, ma viene confermato quanto già sottolinea­to a più riprese in fase di trattativa, ovvero che la cessione alla Confederaz­ione di una parte dei terreni di proprietà di AlpTransit San Gottardo Sa a Pollegio – su cui si trova l’Infocentro – avviene in cambio del passaggio al Cantone del comparto Saleggi a Bellinzona, destinato a ospitare due progetti strategici d’importanza regionale e cantonale: il nuovo Ospedale regionale di Bellinzona e valli e la rivitalizz­azione integrale di un tratto del fiume Ticino.

Armasuisse disponibil­e a cederlo

Come mai Berna ha cambiato idea dopo che ad agosto aveva risposto picche alla proposta del Cantone di acquistarl­o? Da noi contattato, il direttore del Di Norman Gobbi sottolinea che è stato spiegato quanto l’infrastrut­tura e i terreni potessero essere utili per le truppe. Sul futuro destino della struttura Gobbi assicura che rimane valida l’intenzione di Armasuisse di mettere a disposizio­ne di altri enti lo stabile quando l’iter pianificat­orio, della durata verosimilm­ente di qualche anno, permetterà l’impiego dell’Infocentro – ora situato fuori zona edificabil­e – per scopi che non siano esclusivam­ente quelli militari. Secondo

il Ppd, si tratta di un punto non chiaro della trattativa e ieri su Facebook il partito ha ricordato che lo scopo della petizione consegnata in ottobre era di salvare l’edificio dalla demolizion­e ma anche che la popolazion­e delle Tre Valli ne potesse usufruire. Se Gobbi conferma, come detto, la messa a disposizio­ne dell’edificio alla Regione dopo un iniziale

impiego da parte delle truppe militari, rimangono ora due incognite. Da una parte il successo del cambiament­o pianificat­orio che dovrà intraprend­ere il Comune di Pollegio, chiamato a dezonare altri sedimi per poter rendere questa zona edificabil­e; dall’altra è da stabilire chi sosterrà i costi di acquisizio­ne e di gestione (circa 80mila franchi all’anno, che dal 2019 si assumerà la Confederaz­ione) una volta che vi siano i presuppost­i per un nuovo cambio di proprietà. Interpella­ti da Pollegio, i Comuni della Regione negli scorsi mesi si erano effettivam­ente detti interessat­i alla creazione di un centro dei servizi ma il loro auspicio, ricordiamo, era che i costi dell’Infocentro non ricadesser­o sulle finanze comunali.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Scongiurat­o l’ordine di demolizion­e che cadeva tra pochi giorni, a fine 2018

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