Infocentro militare, poi si vedrà
Confederazione disponibile all’acquisto che avverrà nel 2019. All’inizio lo utilizzeranno le truppe Solo dopo l’apposito iter pianificatorio si potranno valutare altri contenuti. Bocche cucite sull’importo dell’acquisto, che prevede anche la cessione al C
L’Infocentro AlpTransit di Pollegio trasformato in sede di servizi regionali come lo Spitex? Non a breve termine, ma potrebbe essere musica del futuro. Mentre a fine estate sembrava persa ogni speranza per salvare l’edificio dalla demolizione incombente – al punto che il Ppd cantonale ha raccolto e consegnato al Consiglio di Stato oltre 7’600 firme a sua difesa e più mozioni hanno chiesto di salvare l’edificio –, ieri il Dipartimento delle istituzioni (Di) ha comunicato il buon esito delle trattative riprese negli ultimi mesi tra Cantone, Confederazione e attuale proprietario (AlpTransit San Gottardo Sa) nelle quali ha avuto il ruolo di mediatore. Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps) e Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) hanno infatti risposto positivamente negli scorsi giorni all’ultima proposta di acquisto dello stabile inoltrata loro dal governo ticinese: prossimamente verrà dunque sottoscritta una convenzione tra gli attori coinvolti che prevede, entro la fine del 2019, il ritiro dell’Infocentro da parte della Confederazione, e per essa il Ddps e la sua agenzia Armasuisse inserendola nel Piano settoriale militare (Psm). Bocche cucite sull’importo dell’operazione, ma viene confermato quanto già sottolineato a più riprese in fase di trattativa, ovvero che la cessione alla Confederazione di una parte dei terreni di proprietà di AlpTransit San Gottardo Sa a Pollegio – su cui si trova l’Infocentro – avviene in cambio del passaggio al Cantone del comparto Saleggi a Bellinzona, destinato a ospitare due progetti strategici d’importanza regionale e cantonale: il nuovo Ospedale regionale di Bellinzona e valli e la rivitalizzazione integrale di un tratto del fiume Ticino.
Armasuisse disponibile a cederlo
Come mai Berna ha cambiato idea dopo che ad agosto aveva risposto picche alla proposta del Cantone di acquistarlo? Da noi contattato, il direttore del Di Norman Gobbi sottolinea che è stato spiegato quanto l’infrastruttura e i terreni potessero essere utili per le truppe. Sul futuro destino della struttura Gobbi assicura che rimane valida l’intenzione di Armasuisse di mettere a disposizione di altri enti lo stabile quando l’iter pianificatorio, della durata verosimilmente di qualche anno, permetterà l’impiego dell’Infocentro – ora situato fuori zona edificabile – per scopi che non siano esclusivamente quelli militari. Secondo
il Ppd, si tratta di un punto non chiaro della trattativa e ieri su Facebook il partito ha ricordato che lo scopo della petizione consegnata in ottobre era di salvare l’edificio dalla demolizione ma anche che la popolazione delle Tre Valli ne potesse usufruire. Se Gobbi conferma, come detto, la messa a disposizione dell’edificio alla Regione dopo un iniziale
impiego da parte delle truppe militari, rimangono ora due incognite. Da una parte il successo del cambiamento pianificatorio che dovrà intraprendere il Comune di Pollegio, chiamato a dezonare altri sedimi per poter rendere questa zona edificabile; dall’altra è da stabilire chi sosterrà i costi di acquisizione e di gestione (circa 80mila franchi all’anno, che dal 2019 si assumerà la Confederazione) una volta che vi siano i presupposti per un nuovo cambio di proprietà. Interpellati da Pollegio, i Comuni della Regione negli scorsi mesi si erano effettivamente detti interessati alla creazione di un centro dei servizi ma il loro auspicio, ricordiamo, era che i costi dell’Infocentro non ricadessero sulle finanze comunali.