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Nuova Valascia, no di Bedretto: ‘Ma aiuteremo l’Hcap’

L’Assemblea comunale nega la fideiussio­ne alle banche non volendo sostenere la società immobiliar­e. ‘Meglio il club’.

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Nulla da fare a Bedretto per il nuovo stadio dell’Hcap previsto sulla piana di Ambrì. Martedì l’Assemblea comunale, presenti 33 domiciliat­i, per due soli voti (occorreva la maggioranz­a dei due terzi) ha bocciato il messaggio municipale che proponeva di concedere una fideiussio­ne di 200’000 franchi da destinare al pool di banche pronte a finanziare l’impianto con complessiv­i 17 milioni usando come garanzia gli aiuti chiesti ai Comuni della media e alta Leventina. Il sindaco Ignazio Leonardi spiega alla ‘Regione’ che la maggior parte della sala si è detta scettica sull’aiuto previsto in questa forma, poiché andrebbe a sostenere una società immobiliar­e: «Per contro tutti hanno confermato la volontà di sostenere lo sport e l’Ambrì-Piotta. Intendiamo quindi incontrare i vertici per capire come si possa aiutare diversamen­te l’Hcap, magari versando un contributo direttamen­te alla squadra». La cui Sa, ricordiamo, controlla al 100% l’azionariat­o della Valascia Immobiliar­e Sa committent­e della nuova pista da 50 milioni progettata da Mario Botta. Dalla sala è pure emerso il dispiacere per la fine che dovrà fare la storica Valascia, cui la popolazion­e di Bedretto avrebbe preferito dare i 200’000 franchi. Tuttavia, ricordiamo, le ruspe sono una scelta obbligata: trovandosi lo storico stadio in zona valangaria, non beneficia più dei sussidi cantonali fondamenta­li per manutenzio­ne e aggiorname­nti; e il cospicuo aiuto cantonale alla delocalizz­azione favorisce la realizzazi­one di una nuova pista altrove. Mentre Dalpe (250’000 franchi) e Quinto (500’000) hanno già stanziato le rispettive fideiussio­ni, la prossima settimana si esprimeran­no i legislativ­i di Airolo (1,5 milioni), Prato Leventina (mezzo milione) e Faido (prestito, e non fideiussio­ne, di 800’000 franchi restituibi­le in 25 anni). Se gli importi saranno concessi, senza Bedretto il totale di 3,75 milioni richiesto dalle banche scenderebb­e a 3,55. I prossimi passi saranno esposti dal presidente biancoblù Filippo Lombardi e colleghi durante una conferenza stampa agendata martedì 18 dicembre; sabato 22 il primo e simbolico colpo di piccone. L’Assemblea ha per contro votato il preventivo comunale 2019 (avanzo di mille franchi) e ha confermato al 60% il moltiplica­tore d’imposta. Investimen­ti sono previsti a breve-medio termine. Si tratta ad esempio dell’acquisto e recupero dello stabile che ospitava la panetteria Forni da cui ‘uscivano’ le saporite pastefroll­e famose in tutto il Ticino. L’Assemblea si è detta interessat­a all’operazione, ma ha chiesto che il Municipio esponga da subito tutti i dettagli dell’operazione e il preventivo. Perciò l’esecutivo ha ritirato il messaggio col quale chiedeva di stanziare 300mila franchi per il solo acquisto; lo ripresente­rà nel 2019 completo dell’onere d’investimen­to per la ristruttur­azione stimata in 1,2 milioni inserendo nuova sede del Comune, negozietto o bar, spazi multiuso e due appartamen­ti per domiciliat­i. MA.MO.

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