Dai Verdi di Locarno le ‘pulci’ al Resort Brè
Da Matteo Buzzi e Pierluigi Zanchi, consiglieri comunali per i Verdi a Locarno, giunge sotto forma di interpellanza un duro “j’accuse” verso il progetto di mega Resort previsto fra Monte Brè e Cardada. I due, rifacendosi alle recenti dichiarazioni del fondatore e azionista di maggioranza della holding promotrice, notano che il progetto consiste in 65 camere d’albergo, 90 residenze (appartamenti e ville), un grande centro benessere, una piscina coperta, 2 ristoranti e un campo da tennis. Questo “per un totale di 155 camere e residenze, con un tasso di occupazione del 60 per cento e una media di 2,2 occupanti per parte occupante”. Ciò dà “un tasso di occupazione supplementare di oltre 200 persone aggiuntive tra Monte Brè e Colmanicchio”. Al Municipio di Locarno – che ancora non ha potuto vedere alcun progetto definitivo – vengono poste domande sul “nodo” centrale dell’accesso stradale, ovverosia la stretta e tortuosa via di 5 chilometri (in parte forestale, anche per raggiungere Colmanicchio) che sale da Locarno. “La strada non può essere utilizzata senza autorizzazione da veicoli di peso superiore alle 5 tonnellate. Qual è l’entità massima del traffico pesante che il Comune può consentire su questa strada?”, chiedono. E “in particolare, quanti viaggi di andata e ritorno, di che peso, al giorno e per quanto tempo?”. Poi rilevano che i promotori prevedono di costruire circa 27mila metri quadrati in totale, che “ad un ritmo di 2 tonnellate per metro quadrato significherebbe 54mila tonnellate di materiale (5’400 viaggi di andata e ritorno con autocarri da 10 tonnellate, 10’800 transiti)”. Con 220 giorni lavorativi all’anno, sono 16,4 transiti al giorno, ogni giorno per 3 anni. Impensabile per i Verdi: “Si dovrebbe necessariamente trovare un’altra soluzione per trasportare una tale quantità di materiale”. E quale sarà l’impatto (struttura e sicurezza) sulla strada? Altre perplessità sono legate al consumo d’acqua previsto dal Resort, smaltimento delle acque reflue, approvvigionamento elettrico e più in generale per gli investimenti pubblici necessari ad ospitare tutto quanto è stato prefigurato. Senza dimenticare l’eventualità della messe di voli in elicottero prevista.