La toccata di Elisa Netzer
Una espressività che sorprende: l’arpa, tra le capaci mani di Elisa Netzer, mostra una ricchezza di suoni e registri e una versatilità inaspettate, per chi è abituato al pur degnissimo ruolo di accompagnamento cui di solito si incontra questo strumento. Ben si giustifica un disco – e un concerto, questa sera alle 20.30 allo Studio Foce di Lugano – per arpa sola. ‘Toccata’, questo il titolo del primo album della giovane arpista ticinese, spazia per alcuni secoli di musica, dal Sei e Settecento di Alessandro Scarlatti e Domenico Paradisi, con brani arrangiati e trascritti per arpa dalla stessa Netzer, a opere più contemporanee di Turina, Khachaturian, Maayani, Mortari e Nino Rota. Compreso un interessante, per quanto non immediato, brano dello svizzero Stephan Hodel, composto appositamente per questo progetto discografico: intitolato ‘Toccare’, rimanda al fatto che l’arpa è uno dei pochi strumenti con i quali il musicista fa vibrare direttamente le corde con il suo tocco permettendo – come si legge nel testo di Hodel stesso, che accompagna il disco – di creare dei paesaggi sonori che si trasformano poi in ritmo e melodia. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, Elisa Netzer è stata la prima arpista a debuttare in qualità di solista al Lucerne Festival. IAS