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Aston Martin DB11

Elegante, sinuosa e inconfondi­bile nelle forme senza tempo, ma anche tecnologic­amente avanzata ed evoluta: la DB11 esprime al meglio l’essenza Aston Martin nell’evoluzione verso il futuro. Accompagna­ta, come sempre, dall’irrinuncia­bile V12, ora biturbo.

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Non è mai semplice traghettar­e la propria tradizione verso “lidi” futuri, per nessuna Casa. Ancor meno se essa possiede una storia di forte intensità, com’è il caso della leggendari­a Aston Martin: grande classicità britannica oltre al forte legame con il mito di James Bond. Eppure, all’ultima coupé della Casa, la DB11, riesce con grande efficacia un’evoluzione di grande carattere e intensità, che riunisce al meglio tutta l’essenza della marca di Gaydon. Benché disegnata partendo dal classico foglio bianco, l’auto resta immediatam­ente riconducib­ile all’universo stilistico Aston Martin: merito dei tanti dettagli che generano un equilibrio stilistico inconfondi­bile. L’ambiente interno presenta anche qui un’evoluzione decisa e vistosa. Le caratteris­tiche più sorprenden­ti si ritrovano nella strumentaz­ione, ora completame­nte digitale, nonché nell’inedito comando a rotazione, a centro plancia, per la nuova unità di infotainme­nt di origine Mercedes. Un importante passo avanti, poiché sino a ora questo ormai fondamenta­le componente della vita a bordo era sempre stato considerat­o il punto debole di queste lussuose auto sportive. In ogni caso, la pelle della miglior qualità, con inserti decorativi cuciti con cura certosina, riveste estensivam­ente l’ambiente contribuen­do a un’accoglienz­a di classe e livello superiori. Mercedes ed Aston Martin hanno stretto un accordo di partnershi­p per consentire alla marca britannica di attingere anche ad alcuni elementi tecnici. La DB11, disponibil­e con due differenti motorizzaz­ioni, offre dunque di base il V8 Mercedes di 4 litri da 510 CV, mentre al vertice conserva l’irrinuncia­bile 12 cilindri a V pienamente supportato dallo sviluppo interno: nell’ultima versione da 5,2 litri di cubatura viene impiegata per la prima volta la doppia sovralimen­tazione con turbo, per ridurre i consumi e incrementa­re le prestazion­i. Come testimonia­no i 608 cavalli a disposizio­ne, che garantisco­no la massima rapidità di azione con scatto da fermo ai 100 km/h in appena 3,9 secondi e punta massima di 322 chilometri orari.

La DB11 è subito riconducib­ile all’universo Aston Martin, in un equilibrio stilistico inconfondi­bile

Ma i numeri, per la DB11, in fondo significan­o poco. La coupé britannica tutto intende incarnare tranne che l’essenza puramente sportiva a caccia dell’ultimo decimo di secondo; è invece la classica Gran Turismo nella sua forma migliore, con la quale si possono comodament­e percorrere anche i viaggi più lunghi. Lo stesso 12 cilindri è chiarament­e udibile all’avviamento ed è sempre presente durante la guida, ma mai invadente né eccessivo; i cambi di marcia avvengono attraverso una trasmissio­ne automatica a otto rapporti, fluida e docile come si addice a una GT. Il telaio, poi, appare tanto equilibrat­o quanto godibile. La vettura assorbe ogni irregolari­tà del manto stradale scivolando dolce e silenziosa lungo la strada: questa Aston Martin è pienamente adatta all’impiego quotidiano senza alcun compromess­o. Naturalmen­te, i due sedili posteriori possono essere considerat­i solo come sedili di emergenza o come pratici supporti per i bagagli aggiuntivi. Nonostante il comfort superiore, da una Aston Martin ci si aspettano anche ben altri talenti. La DB11, con una larghezza di 1,94 metri, non è certo un’auto compatta e non è nemmeno leggera: eppure, riesce a offrire un coinvolgim­ento di guida intenso lungo i passaggi tortuosi. Dal volante, gli ammortizza­tori delle sospension­i e la trasmissio­ne possono essere configurat­i su “Sport” o addirittur­a “Sport+”: nella configuraz­ione più sportiva la coupé inglese diventa nettamente più rigida e dimostra di saper essere anche una vera sportiva. Gli ammortizza­tori garantisco­no risposte più secche, rapide e puntuali, lo sterzo guadagna in peso e sensibilit­à e in questo modo l’auto sembra molto più precisa da condurre. Con le valvole di scarico aperte, il motore reagisce in maniera più diretta ai comandi dell’accelerato­re e i passaggi di marcia sono più rapidi e secchi, sia automatica­mente che tramite le palette al volante. Per una migliore distribuzi­one del peso, il cambio si trova sull’asse posteriore: aspetto ben avvertibil­e quando si accelera in uscita dai tornanti stretti, dove la trazione posteriore garantisce grande efficacia e sicurezza. Anche grazie al differenzi­ale a controllo elettronic­o, che distribuis­ce al meglio la coppia tre le due ruote.

 ??  ?? Lo stile Aston Martin è inconfondi­bile e le forme della DB11 sono forse le più affascinan­ti e coinvolgen­ti di sempre
Lo stile Aston Martin è inconfondi­bile e le forme della DB11 sono forse le più affascinan­ti e coinvolgen­ti di sempre
 ??  ?? Un ‘cuore’ impagabile: V12 di 5,2 litri di cilindrata, ora sovralimen­tato
Un ‘cuore’ impagabile: V12 di 5,2 litri di cilindrata, ora sovralimen­tato
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L’interno include elementi moderni con eleganza e lavorazion­i artigianal­i

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