Sky lascia il ciclismo e una squadra dominante
Il 2019 sarà l’ultimo anno nelle due ruote per l’operatore tv britannico
Dal 2020 il ciclismo non sarà più lo stesso. Sì, perché un po’ a sorpresa, l’operatore televisivo britannico Sky ha annunciato che al termine della stagione 2019 si ritirerà dal mondo delle due ruote interrompendo la collaborazione con la squadra professionistica che ha dominato la scena negli ultimi anni e che quindi, se vorrà continuare a esistere, dovrà trovare un nuovo sponsor. “Sky ha annunciato che il 2019 sarà il suo ultimo anno di presenza nel ciclismo – si legge nel comunicato del Team –. La squadra gareggerà come Team Sky per l’ultima volta nel 2019, cercando di migliorare il totale di 322 vittorie, di 8 grandi Giri, di 52 tappe e di 25 successi nelle gare di un giorno. La squadra è aperta alla possibilità di trovare un nuovo partner e se sarà il caso, dal 2020 continuerà a gareggiare con un altro nome”. Creata nel 2010 dal general manager e tutt’ora responsabile Dave Brailsford (due anni dopo l’ingresso di Sky nel ciclismo come sostenitore della federazione britannica), la formazione dei vari Bradley Wiggins, Christopher Froome e Geraint Thomas ha conquistato proprio con questi tre corridori sei delle ultime sette edizioni del Tour de France – quattro Froome (2013, 2015, 2016, 2017), uno a testa Wiggins (2012) e Thomas (2018), “lasciando” l’edizione 2014 al corridore dell’Astana Vincenzo Nibali –, un Giro d’Italia e una Vuelta di Spagna (entrambi con il britannico originario del Kenya). Un’egemonia tale da suscitare non poche antipatie all’interno del plotone e da spingere gli organizzatori della Grande Boucle a ridurre da 9 a 8 il numero di concorrenti per squadra nel tentativo – fallito – di evitare il controllo totale della gara da parte di una sola formazione. Non è mancato nemmeno qualche sospetto legato al doping, con il via libera da parte dell’Uci (sulla base delle conclusioni dell’Ama) a Froome per l’ultimo Tour arrivato a soli tre giorni dal via e dopo nove mesi di indagini in seguito a un controllo anomalo alla Vuelta 2017. Alla fine Froome è partito e il Team Sky ha vinto. E lo farà ancora, ma solo per un altro anno.