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I giganti gialli – momò?

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Di solito il cambio di orario avviene dopo una consultazi­one. Ffs & Co hanno respinto con destrezza la maggior parte delle obiezioni. Il 9 dicembre i “migliorame­nti” torneranno sui binari come previsto. Binari? Non soltanto, sempre di più il trasporto su gomma riveste un ruolo più importante. Fine 2015 i media hanno celebrato l’introduzio­ne della cadenza oraria quale progresso, a dire il vero giustament­e, ma soltanto in teoria: Troppe esigenze locali, infatti, si sono improvvisa­mente perse per strada. In seguito si è cercato di mettere una toppa qua e là ma, invece di migliorare, le cose sono solo cambiate in peggio. Circa due anni dopo i media hanno festeggiat­o il meraviglio­so aumento del numero dei passeggeri. Solo che purtroppo questa crescita marginale non regge il sobrio confronto con i chilometri che questi veicoli, nota bene troppo grandi, macinano ogni giorno per lo più a vuoto! Oltre al supplement­o di inquinamen­to atmosferic­o, i giganti diesel contribuis­cono ulteriorme­nte all’usura del manto stradale. È noto che 1 di questi mezzi “consuma” la strada come 100 auto. Da anni gli utenti del trasporto chiedono veicoli più piccoli, ma invano! Certo, veicoli più grandi permettono di ottenere sovvenzion­i maggiori, ma forse sarebbe più indicato dire: di gettare al vento le sovvenzion­i! Lo scandalo di AutoPostal­e manda i suoi saluti! Per gli autisti si può solo provare dispiacere. Esempio: dopo un tragitto di 1/4 h da Mendrisio ad Arzo bisogna mettere in conto 20 minuti di pausa in campagna prima di 1/4 h di viaggio per far ritorno a Mendrisio. Spiegazion­e del responsabi­le del Ddt: un giorno la linea porterà oltre confine e si vuole non viziare gli abitanti di Meride con una cadenza di mezzora. Solo che l’acqua del Gaggiolo gorgoglier­à ancora a lungo prima che una linea transfront­aliera…

Lothar Drack, Meride

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