Lega e Udc verso la lista unica
Mancherebbe solo l’ufficialità della soluzione con tre leghisti e due democentristi. E agli Stati...
Manca solo l’ufficialità, vale a dire una “comunicazione” che arriverà entro martedì, data in cui è fissato il comitato cantonale dell’Udc. Ma, stando a informazioni da noi raccolte, Lega e democentristi sembrano sempre più indirizzate verso il presentarsi insieme alle prossime elezioni. Si sta facendo quindi largo la strada della lista unica, nonostante le bocche più che cucite da ambo le parti. La situazione, che sembrava – sembrava, appunto – chiusa il 24 ottobre, giorno in cui con un comunicato stampa congiunto i due partiti hanno informato del fallimento delle trattative, si è quindi sbloccata. E lo ha fatto, sempre stando a quanto da noi appreso, sulla base di una lista composta da tre membri della Lega e due rappresentanti dell’Udc. E, considerato come la faccenda abbia, col passare dei giorni, avuto un respiro anche nazionale, nel ‘pacchetto’ figura anche la questione delle candidature al Consiglio degli Stati: saranno una per parte, chi prenderà più voti al primo turno sarà sostenuto al ballottaggio sia dalla Lega, sia dall’Udc. Una soluzione, questa, che invero era sul tavolo dalla partenza, sette mesi fa ormai, del dialogo tra i due partiti. Accettata dall’Udc, non aveva suscitato altrettanto calore in casa leghista. O meglio, da una parte. La brusca accelerata ha avuto due tornanti fondamentali. Il primo, l’intervista a Norman Gobbi pubblicata dal ‘Mattino della domenica’ il 2 dicembre nella quale il direttore del Dipartimento delle istituzioni, interpellato sulla possibilità di raggiungere una soluzione in extremis per una lista unica, ha risposto nettamente: “Dipendesse da me, direi ovviamente di sì”. Un segnale immediatamente colto dal capogruppo in Gran Consiglio Daniele Caverzasio, il quale (cfr. edizione del 6 dicembre) ha affermato che «finché non saranno formalizzate le rispettive liste, non penso che vi siano problemi a presentarsi uniti». Il secondo tornante, si diceva, il respiro nazionale che ha iniziato ad assumere tutta la vicenda. Il recente incontro avvenuto tra i ‘colonnelli’ leghisti e il carismatico ex vicepresidente nazionale dell’Udc Oskar Freysinger sembrerebbe aver impresso la svolta decisiva. E sebbene tortuoso, con inciampi, frenate e ripartenze, il percorso verso un accordo sembra aver trovato il suo compimento.