COP24, presentato il rating sul clima
La COP24 sta per concludersi e si spera che tutti i Paesi partecipanti uniscano le forze per frenare i cambiamenti climatici. A inizio settimana è stato intanto presentato il rating dei Paesi sul clima, che dimostra ancora una volta quanto siamo indietro e quanto debba ancora essere fatto per cambiare rotta. Ma entriamo nel dettaglio del rating, che pone in raffronto la quantità di CO2 emessa a livello nazionale, le energie rinnovabili, il consumo energetico e le
politiche dei singoli Stati in ambito climatico. La Svizzera figura al 9° posto. Il nostro Paese beneficia di una particolare metodologia: questa valuta solo le emissioni nazionali di CO2, ignorando il fatto che importiamo molti prodotti ad alta intensità di CO2 generando quindi più emissioni all’estero che a livello interno. “La Svizzera raggiunge ingiustamente una posizione lusinghiera grazie alla debole concorrenza e a una metodologia particolare”, afferma Patrick Hofstetter, responsabile Clima ed energia di WWF Svizzera. “Se si valutassero solo le emissioni effettive causate dal nostro consumo, finiremmo in fondo alla lista”. Come negli anni precedenti, il 1°, 2° e 3° posto non sono stati assegnati poiché nessuno dei Paesi si sta adoperando a sufficienza per raggiungere gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi. La Svezia ha ottenuto il risultato in assoluto migliore. Gli impianti di riscaldamento a gasolio e a gas dannosi per il clima sono già praticamente scomparsi in Svezia, che intende eliminare completamente i combustibili fossili entro e non oltre il 2045. Nel frattempo, il Marocco ha sorpassato la Lituania: entrambi i Paesi si collocano subito dopo gli svedesi. La Cina è avanzata al 33° posto, gli Usa sono scesi al penultimo, l’Arabia Saudita si mantiene ultima, in sessantesima posizione.