laRegione

Accordo quadro con l’Ue, i Cantoni hanno riserve su alcuni punti del testo messo in consultazi­one

-

Berna – I Cantoni desiderano relazioni stabili con l’Unione europea, sebbene vi siano ancora diverse riserve in merito ai negoziati sull’accordo quadro. La posizione formale della Conferenza dei governi cantonali (CdC) verrà tuttavia espressa solo alla fine di marzo. La Conferenza ieri mattina ha fatto una prima valutazion­e dei risultati dei negoziati, ha spiegato a Berna il suo presidente e consiglier­e di Stato Ppd sangallese Benedikt Würth. Il testo in francese è disponibil­e solo da una settimana e non è quindi stato possibile adottare una posizione definitiva. I Cantoni avranno ora tempo fino al prossimo 29 marzo per trattare e valutare il dossier. Se il presente trattato verrà approvato da almeno 18 cantoni, la Conferenza adotterà una posizione ufficiale. Würth, incalzato dalle domande dei giornalist­i, non si è sbilanciat­o e non ha indicato da che parte pende l’ago della bilancia. Ieri, tra le altre cose, sono anche state discusse le possibili conseguenz­e negative di un eventuale rifiuto dell’accordo. Il presidente della Conferenza spera che un eventuale fallimento non porti a una “spirale di escalation”, poiché ciò non sarebbe nell’interesse della Svizzera e va dunque evitato. Würth ha poi sottolinea­to che i Cantoni consideran­o “elementari” condizioni quadro stabili a livello politico e normativo con l’Ue. Alcune riserve sono state espresse in particolar­e sulla direttiva sulla libera circolazio­ne dei cittadini Ue e l’espulsione dei criminali stranieri che nell’Ue è più complicata.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland