laRegione

Nuova tegola su Otr ed ex enti

Tasse di soggiorno per case secondarie: avviata la verifica sui forfait mai incassati. ‘Buchi’ fino a 10 anni

- Di Marino Molinaro

Il direttore Clericetti all’opera con il contabile: Comune per Comune emergono mancati aggiorname­nti e lacune nelle verifiche, laddove sono state effettuate. Emesse le prime fatture retroattiv­e di 5 anni.

Prendi il nuovo contabile e il nuovo direttore e fa loro verificare quanto fatto o non fatto dai loro predecesso­ri. Se la struttura si chiama Organizzaz­ione turistica regionale Bellinzone­se e Alto Ticino (Otr-Bat), ci sono buone probabilit­à che le sorprese non mancherann­o. Infatti uno a uno i nodi stanno venendo al pettine. Dopo il disavanzo di 580mila franchi emerso nella gestione dei castelli, spunta ora un’altra tegola caduta sulla testa dell’Otr-Bat nel corso del 2018. È quella delle residenze secondarie, i cui proprietar­i in Ticino sono chiamati, per legge, a versare tasse alle quattro Organizzaz­ioni turistiche regionali incaricate di promuovere le rispettive destinazio­ni. In particolar­e a fare difetto nella nostra regione risulta essere la procedura adottata, negli anni passati, per incassare i cosiddetti forfait relativi a ogni letto presente in ciascun edificio. Indipenden­temente dall’uso che si fa dell’alloggio, si tratta di 70 franchi a letto all’anno, che scendono a 50 qualora la struttura sia distante dalle vie di comunicazi­one. Cifre inferiori rispetto ai 90/100 franchi applicati nel Locarnese, Luganese e Mendrisiot­to. Spetta alle quattro Otr chiedere ai Comuni di inviare loro l’elenco dettagliat­o delle residenze secondarie e dei proprietar­i, così da contattarl­i e procedere all’incasso.

Le cifre nel gennaio 2019

Se le Otr sono remissive o pigre in questo esercizio, finiscono per incamerare meno di quanto spetti loro. Forse molto meno, nel caso dell’Otr-Bat, come emerge dall’esercizio di aggiorname­nto avviato negli ultimi mesi dal direttore Juri Clericetti in carica dal settembre 2017 insieme al nuovo contabile. Esercizio, sollecitat­o dal Cda, che sta producendo i primi risultati. Parecchi proprietar­i di immobili in precedenza mai assoggetta­ti si sono visti recapitare di recente l’avviso di incasso che stando a una sentenza del Tram dev’essere retroattiv­o di cinque anni. La novità causerà pruriti, da lenire con ricorsi che nella stragrande maggioranz­a dei casi vengono però solitament­e respinti. Interpella­to dalla ‘Regione’, Clericetti non fa cifre né si esprime su quanto (non) fatto in passato prima del suo arrivo. Stando a stime non confermate, l’attuale incasso annuo pari a 1,1 milioni per le circa 6’500 residenze secondarie

censite nel comprensor­io Otr-Bat potrebbe superare il milione e mezzo. «Le somme saranno tirate molto presto, obiettivo nel gennaio 2019», evidenzia il presidente ad interim dell’Otr-Bat Luca Bianchetti. L’esercizio in corso richiede peraltro un enorme dispendio di

energie, non da ultimo perché taluni Comuni sono poco collaborat­ivi e vanno sollecitat­i più volte, se non addirittur­a stanati con varie strategie. L’intenzione, aggiunge dal canto suo il direttore, è di aggiornare in futuro i dati con regolarità, almeno ogni due anni.

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TI-PRESS Il forfait va versato dai proprietar­i indipenden­temente dall’uso

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