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Sede ‘urgente’ per i pompieri

Messo a disposizio­ne dal Comune di Roveredo il sedime necessario per il Corpo della Bassa Mesolcina

- Di Samantha Ghisla

Senza un magazzino confacente perderebbe­ro la competenza lungo l’A13, compresi gli interventi nella nuova galleria di San Fedele

La fase di progettazi­one è ancora embrionale ma dopo un ventennio in cui si punta a cambiare sede, ora sono stati fatti i primi passi verso la realizzazi­one del nuovo magazzino per il Corpo pompieri Bassa Mesolcina (Cpbm). Analogamen­te al Servizio ambulanza Moesano (Sam) – la cui assemblea sociale ha dato il via libera a fine novembre al progetto di un centro sanitario – anche in questo caso la necessità di nuovi spazi è definita urgente. Se nel caso del Sam a rischio sono i sussidi cantonali, in questo caso in assenza di una sede confacente che rispetti gli standard di legge è a rischio la tratta di competenza dei pompieri lungo l’autostrada A13, dal confine con il Canton Ticino fino all’uscita del castello di Mesocco, e con essa anche importanti contributi cantonali. Come spiega contattato dalla ‘Regione’ Giovanni Cadlini, comandante del Cpbm, il corpo potrà mantenere il mandato conferitog­li dall’Ustra solo se nel giro di un paio d’anni si doterà di una nuova sede. «Intervenia­mo su questa tratta che ora comprende anche la galleria di San Fedele dal 1994 e sarebbe peccato perderla, considerat­a l’esperienza accumulata negli anni. Inoltre abbiamo visto nascere il tunnel essendo stati coinvolti in tutte le fasi della sua realizzazi­one», continua il comandante. In comune i due enti d’intervento mesolcines­i condividon­o anche la soluzione trovata: una proposta di Roveredo che ha messo loro a disposizio­ne due diversi sedimi in diritto di superficie per 99 anni. L’attuale sede del Cpbm – che fa riferiment­o ai comuni di Roveredo, Grono, Cama e San Vittore – è ubicata già a Rorè ma in un luogo poco strategico in centro paese, nei pressi di un supermerca­to. «Partire per le urgenze in certi orari del giorno diventa complicato a causa del traffico e degli utenti del negozio», racconta Cadlini. A ciò si aggiunge la carenza di spazio. «Con un effettivo di 45 pompieri e 5 veicoli abbiamo dovuto dislocare i mezzi in vari punti», sottolinea.

Obiettivo metà 2020

La nuova sede progettata in questa prima fase dall’ingegnere Marco Bortolon dell’ufficio tecnico di Roveredo è prevista nei pressi del nuovo svincolo autostrada­le, poco distante dall’attuale sede del Sam che si trasferirà vicino al Centro regionale dei servizi. Per ora il progetto di massima ha fatto una stima dei costi che non viene però rivelata: dettagli saranno disponibil­i una volta che il progetto architetto­nico verrà definito nel dettaglio. Per quanto riguarda il finanziame­nto, una parte verrà sostenuta dall’Assicurazi­one fabbricati dei Grigio-

ni (Gvg) mentre il resto sarà a carico dei quattro Comuni con una chiave di ripartizio­ne basata su un sistema che valuta numero di abitanti, superficie e il valore assicurato degli immobili. L’obiettivo è l’inoltro della domanda di costruzion­e nei primi mesi del 2019 per poi riuscire a finalizzar­e la struttura entro metà 2020.

Scartata l’ipotesi sondata inizialmen­te di realizzare la sede assieme ad altri servizi, il nuovo stabile situato poco distante da magazzino comunale e silos del sale ospiterà verosimilm­ente solo i pompieri e sarà lungo circa 40 metri per 20, per due piani di altezza, su un terreno di circa 4’000 metri quadrati. La realizzazi­one

ex novo permette al corpo pompieri di sviluppare lo stabile secondo le proprie esigenze. Previste all’interno l’autorimess­a dei mezzi, una lavanderia, una piccola centrale operativa e altri locali di cui ora i pompieri sono sprovvisti, come cucina, sala riunioni e uffici.

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RESCUE MEDIA Nei pressi dello svincolo autostrada­le i cinque mezzi potranno intervenir­e ancora più prontament­e

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