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Svindal il ‘nonno’ veloce

Il norvegese (quasi 36 anni) vince il suo 5° superG in Val Gardena, il 17° in totale; e balza al comando della generale

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Forse ha più cicatrici sul corpo di successi (sebbene di questi ne vanti un numero non indifferen­te) e con i suoi 36 anni che festeggerà il 26 dicembre a Bormio, dove farà tappa la Coppa del mondo, è uno dei veterani del circuito. Ma, per dirla come il suo collega Adam Zampa su Instagram, “this grandpa can still be fast”. E questo ‘nonno’ del Nord ieri in Val Gardena è stato veloce eccome, anche più di un Christof Innerhofer che pareva avere estratto dagli sci la prova perfetta. L’italiano ha però dovuto fare i conti con uno dei temibili “attacking vickings”, i velocisti norvegesi. Campione olimpico in discesa a febbraio a Pyeongchan­g, Aksel Lund Svindal ha soffiato il successo all’azzurro per cinque centesimi e porta a 36 il numero di vittorie totali in Cdm. Come l’austriaco Benjamin Raich. Dei 17 primi posti in superG (ora è a sette dal record di Hermann Maier), cinque li ha colti sulla Saslong; il primo nello sportivame­nte lontano 2009. Con i cento punti incamerati prende la testa della classifica di specialità, togliendo il pettorale rosso di leader all’elvetico Mauro Caviezel; e balza al primo posto anche nella generale, in cui supera Marcel Hirscher di 17 punti. Non male per un atleta con il ginocchio destro “a pezzi” e che gareggia portando una stecca a una mano, operata di recente. «Fintanto che le cose vanno in questo modo, si può continuare a sciare», ha commentato.

Poca gloria per gli svizzeri

Il buon risultato della Norvegia è stato completato dal 3° posto di Kjetil Jansrud, il 5° di Aleksander Aamodt Kilde e l’8° di Adrian Serjested. Una nota la merita il francese Johan Clarey, andato a sparigliar­e le carte sul finire della gara: partito col pettorale 50, è finito quarto. Poca gloria, per contro, per la squadra svizzera. Terzo e secondo nei primi due superG della stagione, Mauro Caviezel non è andato oltre un undicesimo posto che è anche il piazzament­o migliore dei rossocroci­ati. Thomas Tumler, sorprenden­te terzo nel gigante di Beaver Creek, è sembrato in misura di fare meglio: sesto al secondo intermedio, ha però mancato il finale di gara e ha chiuso 15°; giusto davanti a Beat Feuz. Di ben poca consolazio­ne, per il

clan rossocroci­ato, è la mezza débâcle rimediata anche dallo squadrone austriaco; che non può certamente accontenta­rsi del settimo posto di Matthias Mayer come miglior piazzament­o. Chi avrà voglia di rivincita potrà provare a rifarsi oggi, in discesa (dalle 11.45).

Luiz rischia la squalifica

Intanto anche in Val Gardena tiene banco il caso di Stefan Luiz. Vincitore del gigante di Beaver Creek davanti all’“imbattibil­e” Hirscher, il tedesco rischia di vedersi ritirare il successo per avere usato una maschera a ossigeno tra la prima e la seconda manche; contravven­endo al regolament­o della Federazion­e internazio­nale. La commission­e antidoping della Fis raccomanda la squalifica di Luiz, ciò che ha notificato alla Federazion­e tedesca. Questa dispone ora di 15 giorni per accettare la sanzione o contestarl­a alla Fis.

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KEYSTONE Vittoria numero 36

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