‘Al Dfa c’è meno dibattito pedagogico’
Una professione, quella dell’insegnante, diventata «più attrattiva» afferma Manuele Bertoli, direttore del Decs. Ma che nasconde alcune problematiche emerse negli ultimi anni. Partendo «dal turnover dei docenti», rileva da noi interpellato Gianluca D’Ettorre, presidente del sindacato Ocst-Docenti. «Se è una professione così attrattiva, prima o poi dovremmo chiederci come mai molti docenti più vanno avanti nella loro carriera, più decidono di lasciare parte della propria percentuale lavorativa». Ma è anche sul ‘pre’, che bisogna riflettere per D’Ettorre. Nel senso che «occorrerebbe valutare se i criteri di ammissione al Dfa e, in seguito, i criteri di scelta degli abilitati da parte delle singole scuole combacino e siano in grado di creare un percorso coerente per il futuro docente». E in merito alla formazione, «abbiamo ricevuto alcune segnalazioni del fatto che ci sia sempre meno dibattito dal punto di vista pedagogico al Dfa, che si segua un unico indirizzo se vogliamo di ‘pensiero unico’, che a noi non piace». Rilievo, questo, mosso anche da Adriano Merlini, presidente di Vpod-Docenti, il quale allarga il raggio: «Che al Dfa sia tutto rose e fiori mi sembra una visione abbastanza edulcorata dei fatti. Prima o poi dovremo chinarci sulla formazione dei docenti, perché alcune cose a livello di corsi e di approccio secondo noi vanno cambiate».