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‘Sintonia e niente tempi biblici’

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La convergenz­a è stata totale. «Tutti i temi proposti dal Cantone sono inclusi», assicura Francesco Quattrini, delegato per le relazioni esterne del Cantone Ticino e uno dei catalizzat­ori della ‘roadmap’ in questi mesi. «Rimane comunque importante il monitoragg­io: questo è un documento di lavoro che deve essere costanteme­nte accompagna­to». Ha richiesto mesi per essere affinato: «Gli incontri sono proseguiti a scadenze regolari anche attraverso la Regio Insubrica. Parlarsi regolarmen­te e darsi del tu hanno facilitato l’elaborazio­ne dei progetti anche più complessi. Per questo ci abbiamo messo sei mesi e non i classici tempi biblici». Tra le cose più complicate, confessa Quattrini, vi è stata l’esigenza di mettere d’accordo «moltissimi servizi nelle due amministra­zioni. Soprattutt­o nel caso della Regione Lombardia si è dovuto fare uno sforzo particolar­e». Una delle novità è che «il documento, per quanto possibile, tocca sia l’ambito del finanziame­nto sia quello delle tempistich­e». Finanziame­nto che va «al di là dei ristorni dei frontalier­i»: per il Ticino «quello che conta è che i progetti vengano realizzati». Quali i prossimi passi? «Ogni progetto ha il suo ritmo. Alcuni, come la depurazion­e delle acque, sono già in corso. Altri, come l’accordo sulla fiscalità dei frontalier­i, devono essere lanciati».

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