laRegione

Dodici anni da vincente

È lusinghier­o il bilancio politico di Doris Leuthard in Consiglio federale Dal finanziame­nto delle opere stradali e ferroviari­e, al raddoppio del tunnel del S. Gottardo. Il suo futuro nello sviluppo sostenibil­e.

- Ats/Red

Dalla galleria di base del San Gottardo al finanziame­nto delle infrastrut­ture stradali e ferroviari­e, senza dimenticar­e la legge sul CO2, recentemen­te bocciata dal parlamento, e l’Europa. In occasione di un incontro informale con la stampa, la consiglier­a federale uscente Doris Leuthard ha passato in rassegna i suoi dodici anni di permanenza nell’esecutivo, tracciando­ne un bilancio complessiv­amente positivo. “Abbiamo il fondo per l’infrastrut­tura ferroviari­a e quello per le strade nazionali e il traffico d’agglomerat­o”, ha ricordato la ministra svelando di volerne creare uno analogo per la digitalizz­azione. Il ministro delle Finanze Ueli Maurer sta già studiando l’idea, ha rivelato, sottolinea­ndo l’importanza di una struttura di questo tipo. Bisogna investire in questo ambito e le sfide necessitan­o di molto denaro, ha affermato. Leuthard ha fatto notare come sotto la spinta del digitale sia già profondame­nte cambiata la comunicazi­one con i media. “Siete importanti”, ha ribadito ai giornalist­i, augurandos­i che il quarto potere, quello mediatico, possa continuare a controbila­nciare la propaganda

e le notizie false. Oggi in tutta Europa stanno crescendo forze nazionalis­te, ha proseguito, lanciando un appello affinché si cerchino soluzioni politiche equilibrat­e, sia fra generazion­i, sia nei confronti delle minoranze. Il rispetto di tutti gli interessi in gioco è importante per il futuro, ha aggiunto. Interrogat­a sui pericoli derivanti da una crescente polarizzaz­ione in Svizzera, Leuthard si è mostrata prudente in vista delle elezioni federali di ottobre 2019. “Gli schieramen­ti politici esistono e il ruolo dei liberali radicali sarà decisivo”, ha dichiarato. Sul recente affossamen­to alle Camere della legge sul CO2, la ministra popolarede­mocratica ha ripetuto che le misure previste erano buone e non avrebbero avuto conseguenz­e nefaste per l’economia. Se la Svizzera non fa niente in questo ambito perderà la sua influenza a livello internazio­nale, ha ammonito. Interrogat­a sui suoi progetti futuri, Leuthard si è detta felice di non più essere una persona pubblica. “C’è una vita dopo la politica”, ha affermato, aggiungend­o che continuerà a seguire le decisioni del Consiglio federale ma non si immischier­à. Sul suo futuro personale la ministra uscente è rimasta evasiva. Ha ricevuto proposte e deciderà in febbraio. I settori che preferisce sono quelli dello sviluppo sostenibil­e e del cambiament­o climatico, che afferma di conoscere alla perfezione. Leuthard si è detta fiera dei risultati ottenuti: fondi infrastrut­turali, galleria di base del San Gottardo, che sarà completata con il Ceneri, raddoppio di quella autostrada­le, politica energetica, prima tappa della legge sulla pianificaz­ione del territorio... “tutto ciò permette alla Svizzera di posizionar­si bene”, ha rilevato, ricordando che le sfide future sono ancora molte. Fra queste Leuthard ha evocato la questione europea, piena di incertezze. La consultazi­one che il Consiglio federale ha da poco avviato sull’accordo quadro con Bruxelles può portare a un avviciname­nto fra le parti, così come il rinnovo delle istituzion­i europee del prossimo anno, ha concluso.

 ?? INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Dossier portati termine
INFOGRAFIC­A LAREGIONE Dossier portati termine

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland