Abb cede alle pressioni e vende a Hitachi la divisione Power Grids
Zurigo – Abb vende la gran parte di Power Grids, la divisione che – all’interno del gruppo industriale attivo soprattutto nei settori dell’energia e dell’automazione – si occupa di reti elettriche, dà lavoro a circa 36mila persone (un quarto del totale) e genera circa un terzo dei ricavi. Gli azionisti gioiscono, mentre le conseguenze sull’impiego sono tutte da verificare. L’acquirente è il conglomerato giapponese Hitachi, ha indicato la società elvetica. Sull’operazione circolavano voci da tempo e la stessa Abb aveva confermato la settimana scorsa di essere in trattativa con Hitachi. Il fondo d’investimento svedese Cevian, che controlla circa il 5% di Abb, premeva affinché il gruppo si separasse dal suo ramo che produce ad esempio trasformatori, a causa di una crescita giudicata insoddisfacente. Nel 2016 la dirigenza aveva deciso di non cedere la divisione: ma la pressione di Cevian – un tipico azionista attivista – si è fatta più forte e il gruppo guidato da Ulrich Spiesshofer ha ceduto. Per bocca del suo fondatore Lars Förberg, Cevian ha reagito positivamente, parlando di “giusti passi nel cammino di sviluppo di Abb”. Gli azionisti hanno tutte le ragioni di gioire: la vendita di dell’80,1% delle attività di Power Grids – questa è la quota concordata fra le parti – porterà al netto una cifra compresa fra 7,6 e 7,8 miliardi di dollari: denaro che sarà “rapidamente ed efficacemente” restituito agli investitori, attraverso un riacquisto di azioni, fa sapere l’azienda. La politica dei dividendi rimarrà invariata. Fra le maestranze rischia invece di serpeggiare qualche timore in più: Abb ha infatti annunciato che le attuali strutture aziendali saranno revocate. Cosa questo voglia concretamente dire per i dipendenti in Svizzera non è chiaro: nella Confederazione la divisione impiega 2’800 persone, su un totale di 6’500 a livello di gruppo. Contattato dall’agenzia finanziaria Awp, un portavoce del gruppo ha detto che non sono previste soppressioni di impieghi. Anche il Ceo Spiesshofer durante la conferenza telefonica ha sottolineato che non si punta su un taglio. Secondo Spiesshofer la sede del segmento reti elettriche dovrebbe rimanere in Svizzera. Dall’operazione attesi risparmi per 500 milioni di dollari l’anno.