Non passa la plastica gratis per tutti
Solo due emendamenti su 13 hanno superato l’esame del Cc che ha varato il nuovo regolamento sui rifiuti. Entrambi presentati dai Verdi/Pc, il primo chiedeva un’informazione proattiva alla cittadinanza in materia di riciclaggio dei rifiuti, il secondo proponeva di inserire ufficialmente nella categoria delle raccolte separate anche le plastiche, il polistirolo, la carta e il cartone. Niente da fare invece per il gruppo Lega/Udc che chiedeva la raccolta della plastica gratuita in tutto il comprensorio aggregato. Stesso esito per Verdi/Pc che suggerivano un articolo dedicato a eventi e manifestazioni. I gruppi Plr, Sinistra e Ppd hanno aderito alla soluzione di compromesso suggerita dalla Gestione. Sul grado di copertura dei costi (77%, anziché il 100% richiesto dalla legge), tutti d’accordo nel dire che l’autorità cantonale ha fissato tariffe troppo basse per il sacco (1,30 per quello di 35 litri), mentre la tassa base non può correggere lo squilibrio laddove a pesare è il principio di causalità. Bene anche la sperimentazione per il ritiro della plastica: pagando il sacco di 60 litri fornito dalla ditta turgoviese InnoRecycling bisognerà però anche valutare – e dovrà farlo la commissione di lavoro – la destinazione finale e il reale riciclaggio eseguiti in Austria. Il gruppo Lega/Udc si è smarcato ritenendo che il Municipio in questo ambito manchi di lungimiranza. Ad esempio non dice quali misure andrebbero intraprese per aumentare la copertura al 77%. Secondo i Verdi il Municipio non è stato propositivo a sufficienza per riuscire a evitare l’aumento dei rifiuti: «La tassa causale – ha rimarcato Marco Noi – avrebbe dovuto essere pensata meglio per sensibilizzare di più chi sta a monte dei cittadini, ossia grande distribuzione e commercianti. Ad esempio vietando l’uso della plastica per gli imballaggi». Il municipale Christian Paglia ha spiegato che la copertura al 100% comporterebbe una tassa base di 135 anziché 80 franchi per le economie domestiche e di 230 anziché 200 per le persone giuridiche: «Con cognizione di causa vogliamo invece migliorare il servizio, per ridurre le spese e migliorare l’impatto ambientale, ma anche sensibilizzando chi produce rifiuti».