La Locarnese, avanti tutta
All’assemblea ordinaria della società di pesca La Locarnese, condotta dal presidente Claudio Jelmoni, erano in 50, di cui 40 soci. Si sono avallati il rapporto presidenziale, quelli delle varie commissioni, il rendiconto finanziario e il programma futuro. Nel rapporto presidenziale è stato messo l’accento sulla produzione dello stabilimento e le misure della falda per la captazione d’acqua, dopo alcuni problemi sorti per l’allevamento. Nonostante il calo cantonale, la società è cresciuta, specialmente fra i giovani, toccando quota 362 soci. Tra le proposte, una nuova patente per i soli due grandi laghi, così da recuperare i pescatori che per difficoltà motorie pescano solo nel lago. Incompleta e discriminatoria per chi non pesca o non può pescare nel lago, il risultato è stato negativo. Simile proposta, per i laghi alpini, era appena stata bocciata in commissione consultiva. Si lavorerà per un futuro progetto incentrato sul principio del proponente. Da Piergiorgio Nessi sono giunti spunti sulle discrepanze nel regolamento della pesca a traina nei periodi di protezione della trota. Si è anche parlato della difficile convivenza tra pescatori con reti e dilettanti con barca, per l’assenza, sul Lago Maggiore, di divieti di posa delle reti come sul Ceresio. Preoccupa il vedersi sospese, da parte del dipartimento del Territorio, le proposte sulle nuove bandite di pesca, specialmente in attesa della passerella galleggiante sul Verbano. Nel 2019, per migliorare la pesca sul lago, La Locarnese è pronta anche a una eventuale petizione. Nel programma figurano attività per i soci piscicoli e culturali: 2 corsi di pesca per i giovani, la gara di pesca alla trota e coregone, visite allo stabilimento, le semine a luglio, 2 giornate di pesca (lago e laghetti), Espoverbano e aperitivo a Locarno on Ice. Prima di pranzo e lotteria al ristorante Elvetico, sono stati premiati le migliori catture sul lago, corsi d’acqua e laghi alpini.