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Rifiuti, Lugano si adegua

Il sindaco Borradori: ‘Votazione storica. La Lega si lasci alle spalle le battaglie sul fetido balzello’

- Di Alfonso Reggiani

Il regolament­o è realtà anche se il movimento di via Monte Boglia si mette di traverso mentre tutti gli altri gruppi lo ratificano

Tutto come da copione: dopo un tira e molla durato anni, la Città di Lugano si è dotata di un regolament­o sulla gestione dei rifiuti. Non senza qualche schermagli­a politica e con l’atteso voto contrario dei consiglier­i comunali della Lega dei ticinesi. Soddisfatt­o il vicesindac­o e titolare dei Dicastero servizi urbani Michele Bertini che ha apprezzato il riconoscim­ento che la Città fa già molto nella gestione della spazzatura, anche senza regolament­o. Una votazione storica per Lugano, ha sottolinea­to invece il sindaco Marco Borradori mettendo in evidenza come la Città abbia già presentato quattro anni fa un regolament­o simile a quello votato ieri, invitando la Lega «a lasciarsi alle spalle le battaglie contro il balzello». Ratificati il subingress­o dei due nuovi consiglier­i comunali (Edoardo Cappellett­i del Pc al posto di Marco Jermini del Ps e Michael Nyffeler al posto di Alessia Romano della Lega) e le dimissioni di Marco Seitz (Lega), la discussion­e è entrata nel vivo. Il Municipio si è adeguato alle richieste di emendament­o avanzate dalla commission­e della Gestione, non all’obbligo di smaltire adeguatame­nte le stoviglie riutilizza­bili o monouso introdotte nell’articolo 16 per le manifestaz­ioni. Non esiste infatti in città un modo per riciclarli, per cui finirebber­o comunque assieme agli altri rifiuti urbani. Alla fine l’articolo è stato modificato introducen­do un auspicio rivolto al Municipio affinché faccia un ulteriore passo avanti in questo campo.

Il testo passa con 35 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto. Baratti (Verdi): ‘Un passo verso la giusta direzione’.

Dopo aver ricordato che la legislazio­ne federale risale a oltre 20 anni fa, la capogruppo Plr e correlatri­ce del rapporto della commission­e della Gestione Karin Valenzano ha evidenziat­o che nessuno vuole nuove tasse ed è meglio puntare sugli incentivi puntando il dito contro la Lega: «O si sta al governo, o all’opposizion­e, altrimenti si crea solo

una grande confusione e l’instabilit­à delle istituzion­i. È troppo facile farsi promotori di temi che fanno breccia nella popolazion­e, non affrontand­o il cosiddetto fetido balzello. Troppo facile far fare il lavoro sporco agli altri». Boris Bignasca, capogruppo della Lega, non ha ritenuto necessario replicare, ma ha fatto notare che «un paese che si tassa per cercare prosperità è come un uomo che cerca di sollevarsi aggrappand­osi ad appoggi inconsiste­nti». Bignasca l’ha presa larga partendo dall’aumento del moltiplica­tore d’imposta di cinque anni fa e mettendo l’accento sulla crescita dell’imposizion­e a carico dei luganesi di 54 milioni negli ultimi anni: «La lega non ci sta. E anche i cittadini sono stufi di essere spremuti come limoni. Non c’è bisogno di nuove tasse educative di fronte a un tessuto economico e sociale che si sta impoverend­o sempre più». Il capogruppo Ppd Michel Tricarico ha

rimarcato la fine di un capitolo lungamente dibattuto che purtroppo ha posto fine all’idea del sacco bello, ma ci si deve adeguare alla volontà del popolo: «Il sindaco del villaggio gallico dovrebbe essere felice che il cosiddetto triciclo impedisca la discesa in riva al Ceresio dell’imperatore Claudio (Zali, ndr) con la sua armata, per imporre il regolament­o». Nina Pusterla (Ps) ha letto l’intervento della correlatri­ce Simona Buri (Ps) assente ieri. Il regolament­o è tutto sommato «un compromess­o che Ps, Plr, Ppd e Udc hanno saputo trovare. I socialisti avrebbero voluto un regolament­o maggiormen­te rigoroso nella gestione dei rifiuti durante gli eventi e le manifestaz­ioni. Un regolament­o più all’avanguardi­a dal profilo della rivalorizz­azione degli scarti umidi e rifiuti vegetali e meno discrimina­torio sulla tassa base sia per le economie domestiche che per le attività economiche, ma tant’è. Danilo Baratti (Verdi) ha ricordato

la prolungata illegalità su questo argomento da parte della Città. Baratti ha pure messo l’accento sulla necessità di procedere celermente verso la raccolta del cosiddetto umido anche se sono in corso approfondi­menti in questo ambito ed esiste uno studio. I Verdi hanno sostenuto il regolament­o come primo passo verso la giusta direzione. Ugo Cancelli (Plr) avrebbe voluto che il regolament­o tenesse maggiormen­te conto dei problemi che vivono quotidiana­mente le persone della terza e della quarta età in questo ambito. Raide Bassi (Udc) ha portato l’adesione del gruppo anche se si tratta di «una tassa non prettament­e sociale ma non possiamo esimerci dal votarla e occorre rispettare la volontà popolare e la legislazio­ne federale». Fra gli interventi, c’è chi, come Giovanna Viscardi (Plr), ha sottolinea­to che non è una tassa sociale ma voterà comunque il regolament­o.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Sotto l’albero pure quest’anno cala l’imposizion­e fiscale e la previsione sui conti va in rosso

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