Hirscher è sempre Hirscher, mentre Caviezel supera sé stesso
Speciale, gigante, gigante parallelo: non c’è ma che tenga, il migliore di tutti è sempre Marcel Hirscher. E stavolta il Maestro colleziona la vittoria numero 62 di un’impressionante carriera, mettendo tutti in riga anche in Alta Badia, in una spettacolare prova di gigante parallelo che, però, suscita anche qualche polemica. Infatti, nonostante i due tracciati siano stati picchettati con l’ausilio del laser, il risultato è stato comunque che una delle due traiettorie è risultata più veloce dell’altra, cosa davvero determinante in una gara corta come il parallelo, con distacchi minimi. E siccome per esigenze di spettacolo dagli ottavi in poi i duelli si sono svolti su un’unica manche, va da sé che i migliori hanno scelto di lanciarsi sul tracciato più veloce, cioè quello rosso. Sul fronte della classe, invece, di dubbi non ce ne possono essere: Hirscher dimostra nuovamente tutta la sua classe, in una gara che oltretutto non è la sua, anche perché il fenomeno di Annaberg uno slalom gigante parallelo in vita sua mai l’aveva vinto. Tra chi festeggia in Alto Adige c’è però anche uno svizzero: è il grigionese Gino Caviezel, l’unico dei cinque rossocrociati ad arrivare sino alle fasi decisive, dove si deve tuttavia arrendere alle porte della semifinale, battuto dal francese Pinturault (che chiuderà terzo). Alla fine, Caviezel si metterà in tasca un sesto posto che, semplicemente, è il miglior piazzamento della sua carriera.
Donne, oggi c’è la discesa
È due volte attardata Lara Gut, nelle prove della libera odierna (ore 12.30) in Val Gardena: infatti nel primo allenamento, in cui ha saltato anche una porta, la ticinese si deve accontentare del venticinquesimo tempo (a 1’36’’ dalla migliore), mentre nella sessione pomeridiana – la più veloce tra le due – Lara è ventunesima, a 1’59’’ dal tempo di Ester Ledecka (è Nufer, undicesima a 1’04’’, l’elvetica meglio piazzata).