laRegione

Il ‘Près’ promuove il suo Lugano

Angelo Renzetti esprime le sue valutazion­i di metà stagione (salvando pure Abascal) e guarda con fiducia al futuro

- Di Sascha Cellina

Tempo di bilanci in casa Lugano, arrivato al giro di boa di metà stagione con il fiato un po’ corto (il successo manca ormai da sei partite) ma pur sempre in linea con quanto mostrato nelle tre precedenti stagioni di Super League, culminate con la salvezza. E se i punti, 19, sono gli stessi del 2017 e 2015 (nel 2016 erano 18), il margine sull’ultimo posto è più ampio che mai (6 lunghezze). Di che essere contenti, se l’obiettivo è appunto garantirsi un posto nell’élite del calcio svizzero, a maggior ragione in una stagione insidiosa come quella della reintroduz­ione dello spareggio retrocessi­one/promozione. Ma se invece l’impression­e è quella di avere tra le mani un’auto sportiva che per svariati motivi ancora non viaggia come dovrebbe, allora i voti non possono certo essere stellari. Perlomeno non per tutti. «Direi che in generale il quattro l’Fc Lugano se lo merita, di più no perché non vorrei che qualcuno si montasse la testa – ci spiega il presidente Angelo Renzetti –. Il mio non è un bilancio bellissimo, ma sicurament­e positivo e concreto, come la squadra. Al di là di tutte le vicissitud­ini (cambio di allenatore, arrivi e partenze di giocatori, torti arbitrali, sfortuna), siamo ottavi a sei punti dall’ultimo posto e ad altrettant­i dal quarto. Ma sopratutto abbiamo delle belle prospettiv­e, perché la squadra c’è, l’ambiente è buono e l’allenatore è molto bravo. E quello che ha funzionato meno bene durante l’andata si può mettere a posto. Per questo non firmerei già adesso per ritrovarci in questa posizione a fine campionato, sarebbe come togliere la benzina a una macchina. Certo, la stagione è ancora lunga e può succedere di tutto, ma preferisco rischiare qualcosa in più ma rimanere ambizioso. In questo senso la prima partita del ritorno con il Thun (sabato 2 febbraio alle 19 a Cornaredo, ndr) dirà già molto, perché in caso di

successo andremmo a sei punti dal terzo posto».

L’attacco su tutti

Il numero uno bianconero ha poi analizzato i vari reparti, iniziando dai portieri... «Purtroppo sono stati ancora un po’ una nota dolente, perché a Baumann manca esperienza, avrebbe bisogno di giocare per accumularn­e, ma siamo sempre rimasti in una posizione di classifica un po’ precaria per prenderci dei rischi. Da Costa invece ha iniziato bene, poi però qualche incertezza, seppur non eclatante, ha nuovamente fatto affiorare gli spettri del passato. Ma darei comunque

un quattro, bisogna sostenerli». Meglio la difesa... «Ci abbiamo messo un po’ a sistemarla, ma ora mi sembra che siamo messi piuttosto bene. È una difesa molto fisica, abbiamo messo a posto le difficoltà avute nel fronteggia­re le palle alte e adesso i nostri difensori sanno pure fare male andando a saltare sui calci piazzati in nostro favore. Un quattro e mezzo se lo meritano tutto». Dal centrocamp­o invece «mi sarei aspettato qualcosa in più, perché abbiamo tanta qualità, ma ho anche capito che abbiamo diversi elementi molto simili e di conseguenz­a forse ci manca quella varietà di cui avremmo bisogno.

Darei comunque la sufficienz­a anche a loro». Infine «l’attacco mi è piaciuto molto, in particolar­e nella seconda parte, quando è rientrato Bottani e ha potuto giocare insieme a Junior e a Gerndt. Purtroppo non è capitato spesso, forse in un terzo delle partite, ma quando è successo mi sono davvero divertito e si meritano un bel cinque».

Celestini merita il rinnovo

Nonostante lo abbia esonerato a inizio ottobre, Renzetti non se la sente di bocciare Guillermo Abascal... «Ha pagato la sua inesperien­za, che è stata causa di una certa insicurezz­a trasmessa poi a tutto l’ambiente e apparsa evidente nel gioco carente e pure nel suo modo di porsi. Una situazione che non mi piaceva e che avevo paura che degenerass­e, per cui ho deciso di cambiare prima che diventasse troppo tardi. Non nego però che aveva entusiasmo, è giovane, per cui la sufficienz­a gliela do comunque». Del successore, Celestini, «sono davvero contento, c’è un buon dialogo sia tra di noi, sia tra di lui (e lo staff tecnico) e la squadra. Ha ulteriorme­nte cementato il gruppo, al quale oltre ad aver ridato fiducia sta trasmetten­do una filosofia di gioco chiara. Per cui si merita un cinque comodo e pure il rinnovo».

 ?? TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? I bianconeri torneranno in campo sabato 2 febbraio 2019 a Cornaredo contro il Thun
TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE I bianconeri torneranno in campo sabato 2 febbraio 2019 a Cornaredo contro il Thun

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland