Nascita o adozione: dal 1° gennaio l’assegno parentale
Un versamento una tantum di 3mila franchi. A determinate condizioni.
Si aggiunge un tassello alla politica del Cantone volta a sostenere le famiglie che alla nascita di un figlio o nel caso di un’adozione possono trovarsi confrontate con oneri finanziari importanti. Questo tassello è l’assegno parentale, una nuova prestazione derivante, anch’essa, dalla riforma fiscale e sociale che dopo l’ok di governo e Gran Consiglio ha ottenuto il via libera del popolo nella votazione dello scorso aprile. All’assegno, spiega il direttore del Dipartimento sanità e socialità Paolo Beltraminelli, sarà possibile avere diritto dal prossimo 1° gennaio. «L’aiuto è destinato pure a coloro che già ricevono gli Api (gli assegni di prima infanzia, ndr)», aggiunge il consigliere di Stato nella conferenza stampa indetta dal Dss per presentare anche alcuni “miglioramenti nella riduzione dei premi” di cassa malati alla luce del sì parlamentare all’emendamento del Ps al Preventivo 2019. L’assegno parentale consiste nel versamento al beneficiario di 3mila franchi. Un versamento unico, una tantum. L’importo in questione, ricorda il Dipartimento, è considerato reddito ai fini fiscali. La concessione dell’assegno avverrà sulla base di determinate condizioni. Ne elenchiamo alcune: nascita di un figlio (o accoglimento di un minorenne in vista di adozione) dopo il 1° gennaio 2019; genitori domiciliati e residenti in Ticino al momento dell’evento e sei mesi dopo lo stesso; genitori domiciliati e residenti in Ticino nei tre anni precedenti se svizzeri, nei cinque anni precedenti se stranieri (se la coppia è formata da un cittadino con passaporto rossocrociato e da una persona straniera, vale la regola prevista per gli svizzeri); reddito lordo (annuo) sei mesi dopo l’evento sotto ai 110mila franchi, sostanza netta sei mesi dopo l’evento inferiore a 400mila franchi. Per chiedere l’assegno (e per ulteriori informazioni) ci si deve rivolgere al Servizio centrale delle prestazioni sociali dell’Istituto delle assicurazioni sociali: assegno-parentale@ias.ti.ch oppure 091 821 91 85. Dal 1° gennaio novità, come detto, anche per quel che riguarda la riduzione dei premi (sussidio) di cassa malati. L’importo minimo al di sotto del quale la Ripam non è versata sarà di 120 franchi all’anno per tutte le categorie di assicurati: la misura interesserà, segnala il Dipartimento, mille persone (adulti e giovani adulti). Dal 2019 viene inoltre alzato il limite di reddito disponibile al di sopra del quale il diritto alla riduzione dei premi decade: la misura, indica il Dss, comporterà “un aumento di 1’400 unità di riferimento beneficiarie di Ripam e un aumento dell’importo di Ripam versato agli attuali beneficiari”. Non è tutto. C’è infatti un’altra novità dal prossimo 1° gennaio e riguarda Afi (assegno integrativo), Api e indennità straordinarie di disoccupazione: le soglie d’accesso e i massimali di assegno integrativo vengono aumentati: “+0,9 per cento”. Il che migliorerà la situazione di “6’800 unità di riferimento” al beneficio delle citate prestazioni. RED